Jill Morris, prima donna a ricoprire l’incarico di Ambasciatore britannico in Italia e San Marino, in un intervento sulla Brexit dichiara: “Non vogliamo solo essere un buon vicino, ma il migliore amico della Ue” e ancora “restiamo europei, senza rinnegare la nostra identità”.
La linea sulla Brexit, afferma l’ambasciatore, è chiara e presto ci sarà un’intesa con i partner dell’Ue: “siamo convinti che sia possibile un accordo senza vincitori né vinti, ma nell’interesse di tutti, per una partnership stretta e svincolata da modelli già esistenti come Canada e Norvegia“.
Già nei colloqui di qualche mese fa con Macron e con la cancelliera Merkel era emerso un grande messaggio da parte dei due leader che la Gran Bretagna poteva avere relazioni strette con l’Europa, anzi, se avesse cambiato idea l’Europa era pronta a riaccogliere la Gran Bretagna. Certamente la scelta della Gran Bretagna di avviare l’uscita dall’Unione europea ha creato rammarico anche se la decisione rimane sovrana di un paese amico.
Dobbiamo affrontare tutti quanti questa uscita della Gran Bretagna con senso di responsabilità perché dobbiamo riconoscere non solo le nostre ragioni ma anche quelle degli altri. Bisogna lavorare con impegno per il successo dei negoziati e occorre farlo nella consapevolezza che il recesso della Gran Bretagna avrà comunque effetti anche sull’Unione europea. Dobbiamo tener presente comunque che le sinergie per rilanciare l’economia dei paesi europei colpiti dal decennio di crisi dell’Europa va superata attraverso un modello sostenibile da un punto di vista sociale e ambientale e quindi di cooperazione allargata anche alla Gran Bretagna.
Al livello europeo sono state costruite istituzioni democratiche molto importanti come quelle già presenti al livello nazionale. Questa combinazione è uno straordinario risultato della riconquista della libertà e della democrazia in Europa dopo i tragici eventi della Seconda Guerra mondiale. Crescere insieme è l’obiettivo che Europa e Gran Bretagna dovrebbero mettere nel loro dossier per trovare una via di sbocco alla difficile Brexit.
Di Roberta Preziosa