Secondo quanto riporta Adnkronos nel tardo pomeriggio è terminata a Bruxelles la riunione dei capi di gabinetto della Commissione europea, convocata per decidere l’ordine del giorno della riunione del collegio dei commissari che si riunirà mercoledì 19 dicembre.
Il negoziato tra la Commissione e il governo italiano sulle modifiche alla manovra , a quanto si apprende, continua e quindi è troppo presto per sapere che cosa succederà mercoledì. Nell’ordine del giorno la manovra italiana non c’è, ma l’odg può essere modificato fino all’ultimo momento, quindi potrebbe sempre rientrarci. La riunione del collegio dei commissari era stata indicata come quella in cui la Commissione avrebbe potuto raccomandare al Consiglio l’apertura di una procedura per debito nei confronti dell’Italia. E non è detto che non sia così.
PAllo stato attuale, infatti, l’avvio della procedura non è scongiurato, a quanto si apprende a Bruxelles. O meglio, non è detto che la Commissione non raccomandi al Consiglio l’avvio di una Edp (come in gergo viene chiamata) – allo stato attuale della trattativa – con il negoziato con le autorità italiane ancora in corso. E non è neppure del tutto escluso che venga raccomandata già mercoledì prossimo. L’atmosfera dopo la riunione dei capi di gabinetto, insomma, non sarebbe improntata all’ottimismo.
Nel frattempo i lavori della commissione Bilancio del Senato, impegnata nell’esame del ddl bilancio, riprenderanno alle 9:30 di martedì. L’obiettivo è approvare il provvedimento in tempo per la nuova data di approdo della manovra in aula, che la capigruppo prevista per martedì pomeriggio fisserà probabilmente per venerdì. I tempi per approvare il disegno di legge entro Natale diventano strettissimi, mentre la possibilità di dover tornare in Parlamento dopo santo Stefano si fa sempre più concreta.
In serata il ministro dell’Economia Giovanni Tria, chiamato dal premier Giuseppe Conte per definire le modifiche al Bilancio, è arrivato a Palazzo Chigi per un incontro in base all’intesa sui saldi concordata con Bruxelles.