Tutto pronto per il convegno che partirà questa sera a Guardia Piemontese sul tema del termalismo. Al convegno parteciperà oltre che il Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio anche la deputata Stefania Covello che ha dichiarato: “Il settore termale è un settore strategico per il paese, troppo spesso sottovalutato al sud e che invece può rappresentare davvero una opportunità per interi comprensori. È anche per questo che in Parlamento seguo con molta attenzione l’iter della proposta di legge a prima firma Fanucci per il rilancio del settore termale”.
Tra l’altro, aggiunge, “non vanno sottovalutate le interrelazioni che questo settore ha con altri segmenti in particolare del welfare. Infatti il termalismo è una risorsa preziosa per il servizio sanitario nazionale. Per l’Italia, per il Mezzogiorno e per la Calabria. In Italia vi sono 378 stabilimenti termale distribuiti in 20 regioni con 60 mila addetti e un fatturato che sfiora i 2 miliardi di euro. Il sud sconta una serie di ritardi che vanno recuperati al più presto”. Secondo Covello, “innanzitutto occorre un diverso marketing istituzionale. Serve una interazione con le strutture sanitarie. Perché centinaia di nostri corregionali a parità di trattamenti devono andare a migliaia di km di distanza? Impostiamo un ragionamento con i dopolavori con i sindacati dei pensionati con le offerte turistiche perché il turismo termale è una voce importante in Italia. Per far questo bisogna attrezzarsi, serve un patto con gli operatori. Servono investimenti e serve meno burocrazia. Ci sono imprenditori non solo italiani che hanno interesse verso questo segmento e che non dobbiamo far andare altrove”. “Tra l’area sud della Basilicata e l’area nord della Calabria a mio avviso è possibile realizzare un vero e proprio distretto termale. Ma serve un cambio di passo, dalle cose semplici a quelle più complesse, dalla cartellonistica stradale alla presenza sui siti specializzati. Servono sinergie nuove sulle quali investire. La proposta di legge prevede 20 milioni di investimenti in due anni e nella legge di stabilità contiamo di dare alcune risposte. Dobbiamo dare strutturalità alla interlocuzione di questo convegno perché- conclude Covello – anche al sud anche in Calabria è possibile sviluppare un turismo termale”.