Secondo quanto riportato dall’Agenzia Nova, un tribunale della Cambogia ha accusato due giornalisti di spionaggio per aver collaborato con l’emittente di base a Washington “Radio Free Asia”. Lo riferisce la stampa Usa, secondo cui i due giornalisti, Uon Chhin e Yeang Sothearin, rischiano fino a 15 anni di carcere.
Secondo il portavoce del tribunale di Phnom Penh i due “hanno trasmesso a stranieri informazioni dannose per l’interesse nazionale”. L’emittente, per pare sua, ha negato di avere contatti con i due giornalisti.
I rapporti tra la Cambogia e gli Stai Uniti sono andati deteriorandosi dopo la stretta esercitata dal governo cambogiano sull’opposizione in vista delle elezioni del prossimo anno. Gli Stati Uniti hanno annunciato “misure concrete” contro la Cambogia e l’Unione europea ha minacciato rappresaglie commerciali in risposta alla sentenza della Corte Suprema cambogiana che il 16 novembre ha decretato lo scioglimento del Partito di soccorso nazionale della Cambogia (Cnrp), il cui leader, Kem Sokha, si trova agli arresti dallo scorso settembre con l’accusa di tradimento.
I critici del premier cambogiano Hun Sen, artefice di una durissima stretta autoritaria contro i media e le forze politiche di opposizione, lo accusano di voler correre senza opposizione alle elezioni del prossimo anno, e di aver ucciso la già debole democrazia di quel paese, sostenuta dai donatori occidentali al costo di miliardi e miliardi di dollari sin dai primi anni Novanta.
“Di questo passo le elezioni del prossimo anno non saranno legittime, libere ne’ eque”, recita un comunicato diffuso dalla Casa Bianca, che preannuncia “misure concrete” a carico di Phnom Penh. Washington ha cominciato ritirando il proprio sostegno alla Commissione elettorale nazionale della Cambogia in vista delle elezioni del 2018. Il Senato Usa ha approvato una risoluzione simbolica che chiede a Tesoro e dipartimento di Stato di congelare gli asset dei funzionari cambogiani responsabili della repressione della democrazia. A Bruxelles, un portavoce dell’Ue ha dichiarato che senza una forza di opposizione credibile le elezioni del prossimo anno non potranno essere ritenute legittime, ed ha sottolineato che il rispetto dei diritti umani è un requisito fondamentale la concessione di un trattamento preferenziale alle esportazioni della Cambogia.