La Cina trasforma il miglior amico dell’uomo in una macchina da guerra, non a caso la nuova recluta dell’esercito cinese è un cane robot dotato di un fucile d’assalto, pronto ad affiancare le truppe sul terreno
di Aniello Fasano
Alcuni esemplari di cani robot sono stati presentati nell’esercitazione «Dragone dorato 2024», condotta da soldati cinesi assieme ad alcuni reparti cambogiani. Il modello più grande, che pesa circa 50 kg è stato mostrato mentre trasportava una mitragliatrice e avanzava sotto il controllo remoto di un soldato che ha poi attivato l’arma. L’altro cane robotizzato, un modello più leggero di 15 kg, è in grado di muoversi autonomamente sul campo di battaglia grazie a modelli di Intelligenza Artificiale e di trasmettere informazioni sugli ostacoli presenti, come recinzioni, pneumatici abbandonati e chiodi. Questo cane può anche saltare, muoversi avanti e indietro, coricarsi a terra ed evitare i proiettili in arrivo, grazie all’installazione sul muso di un sistema di percezione grandangolare in 4D.
“Questo sistema robotizzato può tornare molto utile in zone di combattimenti urbani, affiancando o sostituendo i nostri uomini in azioni di ricognizione e identificazione dei bersagli, perché ha un sistema di trasmissione di immagini e dati in tempo reale, inoltre, può aprire il fuoco con il suo mitra di precisione” ha spiegato un soldato cinese. La notizia è stata diffusa dall’emittente statale China Central Television (CCTV) all’inizio di questa settimana.
Tra l’altro è stato diffuso un video di due minuti, relativo all’esercitazione Cina-Cambogia. Nel video si intravede il cane robot mentre spara con il suo fucile contro un’unità di fanteria in un edificio. L’animale metallico ha anche guidato la carica di una pattuglia umana sparando raffiche di mitra.
E se gli esperti americani di robotica osservano che questo cane, di fatto un drone terrestre da campo di battaglia, in realtà non è una grande novità, è anche risaputo che la Cina sta producendo ingenti quantità di cani robot, la maggior parte dei quali da utilizzare per svolgere compiti banali o come nuovi animali domestici. Nel corso degli ultimi anni una piccola parte di queste macchine è stata però armata e impiegata in esercitazioni militari.
In futuro dispositivi del genere potranno dunque essere sfruttati durante guerre o scenari di crisi? Da una parte questi video vengono visti come pura propaganda, in quanto la corporatura esile di simili robot li renderebbe inadatti a gestire le armi da fuoco in circolazione. Dall’altro lato non manca chi vede un enorme potenziale in questa tecnologia emergente, ritenendola in grado di rivoluzionare la guerra del futuro. Ad ogni modo i cinesi lo avevano esibito già lo scorso novembre e se lo ripropongono ora con grande pubblicità alla tv statale è perché evidentemente ormai lo ritengono «abile e arruolato». Studiando il video cinese, gli esperti Usa hanno notato che il cane non è un prodigio di tecnologia. Inoltre da alcuni anni ormai droni come il cane, disarmati e per uso civile, vengono venduti su siti internet a poche migliaia di euro.
Secondo il Global Times la presenza dei cani robot nelle esercitazioni con eserciti stranieri indica uno stadio avanzato sullo sviluppo di tale sistema d’arma. “Di solito, una nuova attrezzatura non viene portata in un’esercitazione congiunta con un altro Paese, quindi i cani robot devono aver raggiunto un certo livello di maturità tecnica“, ha scritto il Global Times, citando un esperto anonimo.
Come la Cina, gli Stati Uniti preferiscono che sia un umano a premere il grilletto, piuttosto che affidare completamente l’arma ai robot. Questa posizione è in linea con l’attuale sentimento internazionale secondo cui le armi autonome sono troppo pericolose per essere utilizzate senza supervisione umana. Un errore da parte di un’arma controllata dall’IA potrebbe infatti aggravare i conflitti e causare più danni. Ma secondo i ricercatori, questa tecnologia potrebbe potenzialmente avere un impatto significativo sul futuro della guerra. Le piattaforme quadrupedi, basate su principi bionici, possono utilizzare punti di supporto a terra indipendenti per fornire maggiore mobilità e adattabilità in complessi ambienti di combattimento urbani.
Il giornale israeliano Haaretz rivela che per evitare perdite di soldati e cani, l’IDF Gaza sta sperimentando l’uso di robot e cani telecomandati, dotati anche di droni, che sostituiscono i cani in determinate situazioni. Robot che sorvegliano edifici, spazi aperti e tunnel, possono camminare per 10 chilometri a una velocità di tre metri al secondo e hanno una autonomia di tre ore. Il loro impiego a Gaza serve, inoltre, a migliorarne le prestazioni e a favorire le vendite in tutto il mondo.
Che Gaza da cinque mesi sia diventata per Israele un terreno in cui sperimentare nuove armi e dispositivi di sicurezza, nessuno ha mai avuto dubbi. Sotto le bombe bisognerà guardarsi anche dai cani-robot, oltre che da quelli veri, impiegati, afferma Israele, nelle operazioni di “ricerca e cattura di terroristi”. Il giornale riporta che vengono utilizzati normalmente anche bulldozer telecomandati, per distruggere case e infrastrutture civili senza rischiare vite umane.
Peggio di un futuro dominato dalle macchine c’è, forse, solo un futuro in cui le macchine hanno il solo scopo di eliminare gli esseri umani. In Metalhead, un episodio della serie Netflix Black Mirror, cani robot inseguono senza pietà gli uomini per sterminarli, in un mondo post apocalittico dove pochi sopravvissuti si spostano guardinghi in caso di estrema necessità.
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