Il capo dell’agenzia austriaca di controspionaggio ha affermato che Bruxelles ha ormai sostituito Vienna come capitale europea delle spie.

Nel 2009, il quotidiano tedesco Die Welt ha spiegato che Vienna aveva “la più alta densità di agenti [di intelligence stranieri] nel mondo”. Le ragioni di ciò sono in parte storiche: durante la Guerra Fredda, il centro di Vienna si trovava a meno di un’ora di macchina dalla cortina di ferro, rendendolo una posizione centrale per gli intrighi di spionaggio est-ovest. Inoltre, l’Austria vantava, e vanta oggi, un’efficiente rete di trasporti che la collega all’Europa occidentale e orientale.

Inoltre, Vienna ospita le sedi di diverse importanti agenzie internazionali, tra cui l’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC), l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) e l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). Questo dà a dozzine di paesi l’opportunità di piazzare a Vienna un gran numero di diplomatici, oltre a quelli che ospitano le loro ambasciate. Di conseguenza, si stima che oggi la capitale austriaca ospiti circa 20.000 diplomatici stranieri, un numero considerevole per un paese così piccolo con una popolazione permanente inferiore a 9 milioni. Gli esperti ritengono che circa la metà di questi diplomatici stranieri sia in realtà collegata a un’agenzia d’intelligence straniera.

Ma in una rara apparizione pubblica giovedì, Peter Gridling, capo della principale agenzia austriaca di controspionaggio, ha affermato che Vienna non è più in cima alla lista delle destinazioni preferite per le spie del mondo. Gridling è a capo dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione e dell’antiterrorismo con sede a Vienna, noto come BVT. Parlando durante la presentazione ufficiale del Rapporto di protezione costituzionale annuale del BVT per il 2017, tenutosi presso la sede del Ministero degli Interni, Gridling ha detto ai giornalisti che il numero di agenti dell’intelligence straniera che fingono di essere diplomatici nella capitale austriaca è rimasto significativo, e che l’Austria nel suo insieme è ancora “una zona privilegiata di operazioni” da parte delle agenzie di intelligence mondiali. Tuttavia, ha affermato che Vienna è stata superata dalla capitale belga Bruxelles, infatti, secondo i calcoli della sua agenzia, a Bruxelles c’è una maggiore densità di spie che in qualsiasi altra capitale europea.

Gridling sembra quindi concordare con numerosi esperti e professionisti dell’intelligence, tra cui Alain Winants, direttore del Servizio di sicurezza dello Stato belga (SV / SE), che dal 2009 sostiene che Bruxelles è la patria di più spie di qualsiasi altra città del mondo. Quando è stato chiesto di specificare il numero di agenti dell’intelligence straniera che sono attivi a Vienna, Gridling ha affermato che si tratta “di centinaia di persone, ma sicuramente meno di 1.000”. Il capo del controspionaggio austriaco ha declinato le richieste di fornire ulteriori chiarimenti in merito.

 

Capo dell’intelligence austriaca: “Bruxelles ha ormai sostituito Vienna come capitale europea delle spie”