La decisione presa dall’ex Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Giuseppe De Giorgi di chiamare la nuova nave militare con il nome “Trieste”, denominazione approvata anche dal Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, che a suo tempo sembrava aver apprezzato molto l’idea, al punto da inviare una comunicazione ufficiale all’Amministrazione triestina, sembra invece essere stata cambiata.
I motivi di questo grave ed imbarazzante “dietrofront” andrebbero ricercati, secondo voci di palazzo, in una “ripicca” dell’attuale Capo di Stato Maggiore Valter Girardelli nei confronti del suo predecessore di cui ha cambiato tutto ciò che poteva cambiare, ed anche qualcosa oltre. Sembra infatti che durante le cene di gala a bordo del Vespucci siano stati esclusi i vertici delle scuole militari della Marina, cosa mai accaduta in precedenza ed addirittura sia stato tributato il caratteristico “saluto alla voce” al Ministro, onore riservato al solo Capo dello Stato.
Le reazioni del Comune di Trieste non si fanno attendere. È proprio il sindaco Roberto Dipiazza a comunicare il suo rammarico per questa sgarbata ed inattesa decisione: “È un peccato perché nel 2018 ricorreranno i cento anni della fine della Prima Guerra mondiale e ci avremmo tenuto molto a onorare la nostra città con una nave che porta il suo nome. Mi dispiace, ma credo che qualcuno si sia mosso per fregarci. Vorrà dire che ci muoveremo anche noi”.
Alla reazione del sindaco fanno da eco quelle dei cittadini triestini, profondamente indignati per lo sgarbo subito e quello di altri personaggi di rilievo della città giuliana, come il Senatore triestino Lorenzo Battista del Movimento Democratico e Progressista che non utilizza mezzi termini nell’esprimere il suo disappunto: “La decisione dell’ammiraglio Girardelli è uno sgarbo. Mi dispiace e proporrò subito una raccolta firme, chiedendo l’attenzione del consiglio comunale, perché la città non merita questo, visti i valori che rappresenta”.
La Marina Militare cambia dunque il nome alla nave portaelicotteri, in costruzione presso gli stabilimenti Fincanieri di Castellammare di Stabia. L’unità anfibia sostituirà nave Garibaldi ed anziché “Trieste” come inizialmente deciso, si chiamerà Thaon di Revel in onore di un uomo di mare e grande ammiraglio, già Ministro della Regia Marina nel 1922 durante il governo Mussolini.
La domanda nasce spontanea, quale interesse avrebbe mosso l’attuale Capo di Stato Maggiore della Marina, Amm. Girardelli a cambiare il nome in Thaon di Revel? Apparentemente nessuno, visto che nella sostanza la nuova nave comunque andrà per mare per compiere la sua missione. Appare una polemica sterile e senza alcun significato. Il nome Trieste, invece, potrebbe essere legato a Fincantieri che proprio nella città ha un importante asset per le navi da crociera. Si leggerebbe come un favore alla città che ospita Fincantieri. Tuttavia, queste sono tutte supposizioni che non giovano a nessuno. Guardiamo avanti e pensiamo solo alle cose concrete, ovvero alle missioni che la nostra Marina militare ha fatto e continuerà a fare per garantire la sicurezza del Paese e dei suoi cittadini, al di là dei nomi da dare al naviglio.
foto: Wikipedia
fonte Il Giornale.it