Sul profilo Twitter dell’ambasciata russa a Londra è scritto a chiare lettere che le prove del caso Skripal sono state distrutte dalle autorità britanniche. Il riferimento è alle operazioni di smantellamento di parte dell’abitazione di Sergey Skripal a Salisbury, annunciata nei giorni scorsi dalle forze di sicurezza britanniche. “Le prove sull’avvelenamento di Salisbury vengono sistematicamente distrutte. Nelle classiche storie poliziesche britanniche, un comportamento del genere è un evidente indizio di colpevolezza”, si legge nel tweet dell’ambasciata russa.
Parte della casa di Skripal verrà smantellata dal personale militare britannico per effettuare attività di decontaminazione. Già nel marzo scorso l’abitazione a Salisbury è stata oggetto di controlli e operazioni di pulizia approfondita, per rimuovere eventuali tracce dell’agente chimico che avrebbe portato all’avvelenamento dell’ex agente dell’intelligence russa e della figlia Julia. Il personale militare dovrà ora rimuovere il tetto dell’abitazione.
Skripal e la figlia Julia sarebbero stati avvelenati con un presunto agente nervino classe Novichok nei pressi dell’abitazione dell’ex funzionario dell’intelligence russa, nella cittadina britannica di Salisbury, lo scorso marzo. Il caso di avvelenamento ha suscitato un forte scontro diplomatico fra le autorità di Londra e quelle di Mosca che ha provocato l’espulsione di personale dalle ambasciate dei due paesi, misura attuata poi nei confronti dalla Russia da molti altri paesi occidentali in solidarietà con il Regno Unito. Julia Skripal è stata dimessa dall’ospedale di Salisbury già ad aprile. Lo scorso 5 settembre la premier britannica Theresa May ha annunciato che i due cittadini russi, Aleksander Petrov e Ruslan Boshirov, sono i colpevoli dell’avvelenamento di Salisbury. I due, indicati come agenti del servizio segreto militare, hanno respinto ogni accusa in un’intervista rilasciata all’emittente televisiva russa “Rt”.