Secondo quanto emerge da uno studio fatto dall’ufficio Studi della CGIA, ogni italiano paga 8 mila euro di tasse l’anno.
Un elenco lunghissimo di tasse composto da addizionali, accise, imposte, sovraimposte, tributi, ritenute.
Sempre secondo la CGIA le prime 10 imposte valgono 421,1 miliardi di euro e garantiscono l’85,3% del gettito tributario complessivo che nel 2015 (ultimo dato disponibile) si è attestato a 493,5 miliardi di euro.
Le imposte che pesano di più sui portafogli dei cittadini italiani sono due e rappresentano più della metà (il 54,2%) del gettito totale: l’ Irpef e l’Iva. La prima (Imposta sul reddito delle persone fisiche) garantisce alle casse dello Stato un gettito di 166,3 miliardi di euro (il 33,7 per cento ovvero un terzo del totale) mentre la seconda è pari a 101,2 miliardi di euro (20,5 per cento).
Per le aziende, invece, le imposte che pesano di più sono l’Ires (Imposta sul reddito delle societa), che nel 2015 ha consentito all’erario di incassare 31,9 miliardi di euro e l’Irap (Imposta regionale sulle attività produttive) che ha assicurato 28,1 miliardi di gettito.
Va inoltre segnalato che la pressione tributaria in Italia (29,6%) è la quarta più elevata dell’Area euro dopo la Danimarca, la Svezia, la Finlandia e il Belgio; e superiore a quella tedesca (23,6%) di ben 6 punti percentuali.
Secondo Paolo Zabeo, coordinatore dell’Ufficio Studi CGIA, “Anche quest’anno ciascun italiano pagherà mediamente 8 mila euro di imposte e tasse, importo che sale a quasi 12 mila euro considerando anche i contributi previdenziali. E la serie storica indica che negli ultimi 20 anni le entrate tributarie nelle casse dello Stato sono aumentate di oltre 80 punti percentuali, quasi il doppio dell’inflazione che, nello stesso periodo, è salita del 43 per cento”.