CHEOPS, alla ricerca di esopianeti con occhi Leonardo
Il satellite CHEOPS (Characterising ExoPlanets Satellite) dell’Agenzia Spaziale Europea potrà scrutare lo spazio alla ricerca di pianeti simili alla Terra grazie a sofisticati “occhi” progettati e costruiti da Leonardo.
Il telescopio spaziale di CHEOPS, su commissione dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), è stato progettato e costruito nello stabilimento Leonardo a Campi Bisenzio (Firenze), dove ingegneri, fisici e tecnici specializzati hanno realizzato lo strumento secondo i requisiti definiti dai ricercatori INAF di Padova e Catania (OAPD e OACT), in collaborazione con l’Università di Berna.
In particolare, Leonardo, insieme al contributo di piccole e medie imprese, ha curato la realizzazione del sistema ottico del telescopio, basato su specchi asferici, e dell’ottica di collimazione sul piano focale (specchio e lenti).
Il telescopio è ottimizzato per misure fotometriche ad altissima precisione. Lo specchio primario misura 320mm di diametro e l’assieme risultante è molto compatto (la lunghezza del tubo ottico principale è di soli 300mm) per limitarne la massa e gli ingombri.
Lo stabilimento Leonardo a Campi Bisenzio vanta una lunga storia di eccellenze nella realizzazione di strumenti per l’osservazione della Terra, tra cui strumenti elettro-ottici altamente tecnologici. La fornitura Leonardo del telescopio di CHEOPS conferma la leadership nel campo dell’ottica raggiunta in questi anni dall’azienda e dalla comunità scientifica italiana. Altro esempio di tale primato, è rappresentato dalla camera iperspettrale più potente al mondo, lanciata a bordo della missione PRISMA (ASI) lo scorso marzo.
CHEOPS, che opererà su un’orbita eliosincrona a un’altitudine di 700 km, indagherà sulla natura dei pianeti extrasolari più grandi della Terra e più piccoli di Nettuno. Sarà la prima missione scientifica a studiare da vicino, per almeno tre anni e mezzo, i sistemi solari già conosciuti, scrutando con estrema precisione ed accuratezza le caratteristiche dei loro pianeti. La tecnica utilizzata è quella dell’osservazione del transito degli esopianeti davanti alle loro stelle.
Grazie al telescopio di Leonardo, CHEOPS riuscirà infatti a osservare e misurare con altissima precisione i pianeti che, girando intorno a stelle brillanti (magnitudine da 6 a 12), ne attenueranno per brevi periodi la luce. La tenue fluttuazione di luce osservata permetterà di calcolare con accuratezza la massa e le dimensioni del pianeta, raccogliendo quindi informazioni fondamentali per studiarne la struttura, per esempio se rocciosa o gassosa. CHEOPS permetterà quindi di approfondire la nostra comprensione di mondi lontani, ad oggi, ancora sconosciuti.