La Cina vuole legiferare e normare la produzione, il collaudo del volo e il lancio di razzi commerciali.
Lo ha riferito Wu Yanhua, vicedirettore dell’Amministrazione spaziale nazionale cinese, durante un discorso alla Conferenza aerospaziale della Cina. L’esigenza è dovuta al fatto che il segmento commerciale è divenuto una parte importante dell’industria spaziale cinese.
Nei giorni scorsi la Cina ha annunciato il piano di cooperazione per la sua futura missione Chang’e-6, offrendo di trasportare venti chilogrammi di carichi utili, secondo quanto riferito dall’Amministrazione spaziale nazionale della Cina (Cnsa).
“L’orbiter e il lander della missione Chang’e-6 porteranno ciascuno dieci chilogrammi di carichi utili, che saranno selezionati da college nazionali, università, imprese private e istituti di ricerca scientifica stranieri”, ha detto Liu Jizhong, direttore del centro di ingegneria spaziale per l’esplorazione lunare cinese della Cnsa. “La Cina dovrebbe lanciare la sonda Chang’e-5 entro la fine di quest’anno”.
Come backup della missione Chang’e-5, la missione Chang’e-6 raccoglierà automaticamente campioni lunari per analisi e ricerche complete”, ha spiegato Liu, che ha detto che il termine ultimo per candidarsi per aderire al piano di cooperazione è il 31 agosto 2019. “La Cina ha sempre apprezzato gli scambi e la cooperazione con le sue controparti internazionali, promuovendo allo stesso tempo l’esplorazione dello spazio profondo e l’innovazione scientifica e tecnologica”, ha dichiarato Zhang Kejian, capo della Cnsa. La Cina ha firmato accordi di cooperazione con più agenzie spaziali internazionali, tra cui l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari spaziali esterni, la Società spaziale statale russa Roscosmos e l’Agenzia spaziale europea.