Secondo quanto riferito dai media cinesi, in una conversazione avuta sabato scorso il vice premier Liu He parlando con il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Steven Mnuchin ha dichiarato che “gli Stati Uniti hanno infranto le regole commerciali con un’inchiesta sulla proprietà intellettuale e la Cina difenderà i propri interessi”.
Il confronto tra Mnuchin e Liu, rappresenta il contatto di massimo libello più alto tra i due paese da quando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato, giovedì scorso, i suoi programmi sugli scambi commerciali. L’intensificarsi della tensione ha causato brividi nei mercati finanziari, in quanto gli investitori hanno previsto terribili conseguenze per l’economia globale se le barriere commerciali iniziassero a salire.
Nella telefonata con Mnuchin, Liu, ha detto che la Cina spera ancora che entrambe le parti rimangano “razionali” e collaborino insieme per mantenere stabili le relazioni commerciali, ha riferito l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua.
Washington è molto preoccupata sull’appropriazione indebita della proprietà intellettuale emersa dall’indagine durata otto mesi condotta ai sensi dell’articolo 301 della legge sul commercio degli Stati Uniti del 1974. A tale proposito, Xinhua ha riferito che Liu ha detto che il rapporto di indagine della Sezione 301 “viola le regole del commercio internazionale e che non è vantaggioso né per gli interessi cinesi, né per gli interessi degli Stati Uniti né per gli interessi globali”.
“La Cina ha già preparato, e ha la forza, per difendere i suoi interessi nazionali”, ha detto Liu, aggiungendo che la Cina spera che entrambe le parti possano lavorare sodo per proteggere i rapporti commerciali e commerciali Sino-U.S.