Ieri la Cina ha effettuato una nuova ed ampia  esercitazione militare,intorno all’isola di Taiwan, con l’utilizzo dei nuovi caccia Sukhoi Su-35, dei caccia bombardieri strategici H-6K, jet J-11 e gli aeromobili di allerta rapida KJ-200.
I caccia Sukhoi Su-35 ed i caccia bombardieri strategici H-6K hanno sorvolato il canale di Bashi, situato tra l’isola di Taiwan e le isole settentrionali delle Filippine, mentre i jet J-11 e gli aeromobili di allerta rapida KJ-200 hanno sorvolato lo stretto di Miyako, situato tra l’isola di Taiwan e il Giappone, secondo il portavoce dell’aeronautica nipponica.
Questa esercitazione militare si e’ svolta, per la prima volta, nello stretto di Bashi da parte degli aerei da caccia Sukhoi Su-35 a partire dal loro ingresso in servizio, avvenuto nel mese di aprile scorso. Questi aerei da caccia di origine russa rappresentano la nuova versione dei caccia Su-27 ed il governo di Pechino ne ha ordinati 24 che verranno equipaggiati con missili aria-aria a lunga gittata.
I cinesi già il  17 aprile scorso,  con la marina militare  hanno effettuato un’esercitazione “vera”  a 40 km dall’isola di Taiwan, utilizzando munizioni reali. Secondo il principio One Cina Policy, l’isola di Taiwan appartiene alla Cina e, pertanto, la sua indipendenza non può essere riconosciuta dagli Stati che intrattengono relazioni diplomatiche con la Repubblica Popolare Cinese.
A seguito dell’elezione a presidente nel 2016 di Tsai Ing Wen, leader del partito pro-indipendentista Democratic Progressive Party, le preoccupazioni di Pechino in merito al futuro di Taiwan sono aumentate. Sebbene la presidente Tsai abbia ribadito il suo impegno a mantenere  la pace con la Repubblica Popolare Cinese, il governo di Pechino ha deciso di aumentare la pressione sull’isola ricorrendo ad esercitazioni militari al largo delle sue coste e nello stretto di Taiwan.
L’atteggiamento  cinese, tuttavia,  ha spinto il governo di Taiwan ad annunciare all’inizio dell’anno un incremento per la difesa dell’isola, con l’obiettivo di dotarsi di armamenti tecnologicamente avanzati in grado di fungere da deterrente nei confronti di Pechino. “Le armi di cui Taiwan ha maggiormente bisogno sono i sottomarini, i jet da guerra ed i sistemi di difesa anti-missili balistici”, ha dichiarato Ian Easton, ricercatore americano presso il Project 2049 Institute.
L’unico Paese in grado di soddisfare la richiesta militare di Taiwan sono gli Stati Uniti. Tuttavia, il loro progressivo riavvicinamento all’isola, sancito dal “Taiwan Travel Act” che permette agli ufficiali del governo americano di qualsiasi livello di raggiungere l’isola per incontrare le loro rispettive controparti e discutere dei rapporti commerciali bilaterali, e’ un’altro ostacolo alla distensione tra Cina e Stati Uniti, specialmente a seguito della questione dei dazi.