(di Pasquale Preziosa) Trump , mantenendo le sue promesse elettorali, il 28 novembre ha fatto aprire un’investigazione dal Dipartimento del Commercio (Department of Commerce) sulle pratiche di dumping e di compensazione seguite dai cinesi nei rapporti commerciali con gli USA (Financial Times).
Le precedenti investigazioni risalgono al 1985 e 1991.
Gli USA, hanno affermato, che non tollereranno commerci sleali.
Il primo prodotto a cadere sotto la scure dell’investigazione è stato l’alluminio. Gli USA importano ogni anno manufatti di alluminio per circa 600 milioni di $ dalla Cina.
Le condizioni tecnologiche di produzione dell’alluminio e di sicurezza sul lavoro in Cina sono completamente diverse rispetto a quelle USA.
Ciò comporta costi di produzione dei manufatti molto differenti tra le industrie USA e cinesi.
Questo è il primo passo per l’abbandono del liberismo e della globalizzazione degli USA nei rapporti commerciali verso i paesi esteri. Nel caso che il Dipartimento del Commercio USA dovesse avere conferma del dumping cinese, la sanzione sarà l’imposizione di dazi molto elevati per le importazioni cinesi, al fine di salvaguardare l’industria nazionale statunitense.