Riteniamo che i cinesi possano essere interessati a FCA per la tecnologia, il brand e la rete di vendita globale”. Lo affermano gli analisti di Equita commentando i rumors per ora non smentiti di un interesse di un player cinese sulle attivita’ di Fca, aggiungendo che per stabilire il valore dell’eventuale offerta bisognerebbe capire se possa comprendere anche Alfa Romeo e Maserati. “Non escludiamo che Trump possa rappresentare un ostacolo politico: i sindacati italiani hanno gia’ espresso la loro preoccupazione, ma riteniamo che il loro peso sia inferiore al passato”, spiega l’analista Gianmarco Bonacina, ribadendo che “a prescindere dalla concretezza di potenziali offerte, la notizia riaccende l’appeal speculativo” magari accelerando le decisioni di altri potenzialmente interessati come forse Volkswagen. “Comunque riteniamo improbabile possa concretizzarsi prima che finisca l’indagine Epa sui motori diesel negli Usa, forse entro fine anno”. Gli analisti di Banca Imi, definiscono “ragionevole un interesse dei costruttori asiatici per acquisire una parte di Fca” mentre anche Mediobanca vede “difficile che una proprieta’ cinese del terzo produttore statunitense di auto possa essere ben accolta dall’attuale amministrazione Usa, che potrebbe quindi esercitare pressione su General Motors perche’ torni al tavolo della trattativa” per un’eventuale fusione.