I I Delegati del Co.Ce.R. Esercito Pasquale Fico, Gennaro Galantuomo, Domenico Bilello, Giuseppe Scifo, Francesco Gentile e Antonino Duca, in una nota congiunta esprimono tutto il loro disappunto sulle misure che dovrebbe prevedere il decreto Rilancio, di prossima approvazione da parte del Consiglio dei Ministri.
“Da qualche ora circola, su svariati social e mezzi di comunicazione, una bozza di Decreto Legge denominato “Rilancio”, il fantomatico provvedimento legislativo con il quale il Governo Conte intende “rilanciare” il Paese.
Sostengono i delegati che nelle quasi mille pagine, ogni Dicastero ha messo il proprio marchio tale per cui, il Decreto più che un “Rilancio” sembra dare un colpo al cerchio e uno alla botte in stile democrazia cristiana di andreottiana memoria. E quelle che erano le perplessità e paure dei delegati del Cocer Esercito, si sono trasformate in drammatiche certezze: I Soldati dell’Esercito Italiano soni stati completamente dimenticati! Altro che rilancio, trattasi di operazione al ribasso!
Si legge, infatti, nella bozza che il Ministero degli Interni, ininterrottamente, chiede risorse da destinare al pagamento degli straordinari per il personale impiegato nell’emergenza. Dalla relazione tecnica alla norma inserita, si apprende che, quasi tutti gli operatori in divisa degli Interni, vengono impiegati per il COVID-19.
La Ministra Luciana Lamorgese, precisa il Cocer Esercito, chiede per i suoi un ulteriore incremento di 13 milioni da destinare agli straordinari. Fondi che si vanno ad aggiungere agli attuali 33 milioni derivanti dalla conversione in legge del Decreto Legge n.18 per un totale di circa 46 milioni di euro!
Praticamente, il Ministero degli Interni mette nero su bianco che un terzo della forza degli operatori della pubblica sicurezza è impiegato nell’emergenza COVID-19. Sacrosanta iniziativa a dimostrazione della lungimiranza degli Interni che di certo non fa restare a bocca asciutta i suoi operatori in divisa. La nota stonata del Decreto è come evidente la Difesa, con l’Esercito ulteriormente penalizzato.
Nella bozza non viene previsto un euro in più per i soldati, se non un flebile accenno ad una richiesta di ulteriori 500 uomini da impiegare, in aggiunta agli apparenti 7303, marchiati con un “mancata copertura finanziaria”.
Per il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte le richieste avanzate dai Governatori di tutte le Regioni d’Italia di militari a sostegno dell’emergenza sanitaria sono da bollare con una “mancanza di copertura finanziaria“. Ed è giusto allora che i Governatori regionali vengano informati del fatto che le loro richieste di intervento dell’Esercito, sicuramente verranno accolte e che vedranno l’impiego di professionisti militari come manovalanza a basso costo, retribuiti con una manciata di spiccioli e una pacca sulla spalla.
Perché, purtroppo di questo si tratta. Un ulteriore schiaffo alla Forza Armata maggiormente impiegata nel fronteggiare l’emergenza COVID-19.
Eppure, dalle dichiarazioni del Sottosegretario alla Difesa Calvisi i soldati impiegati per l’emergenza sono 24500. Finanziare, pertanto, solo l’impiego di 7303 militari e lasciare che gli altri 17197 gravino sul bilancio della Difesa – ormai martoriato dai continui tagli senza stanziamenti ad hoc – per dare solo visibilità a qualche politico in voga, è una cosa deplorevole. Basti ricordare l’innalzamento del pagamento delle ore di straordinario per il personale impiegato nell’operazione strade sicure per gli ultimi 6 mesi dell’anno 2019 che è gravato sul bilancio della Difesa. La Senatrice Garavini, a seguito dell’approvazione delle famose 40 ore pro-capite mensili dichiarava “Eliminate disparità per Forze Armate durante emergenza coronavirus. Ora impegno per renderlo permanente”.
Senatrice, – sottolineano i delegati del Cocer Esercito– non è stata eliminata né la disparità né, tanto meno, si rende permanente lostanziamento dei fondi. I Soldati Italiani, che in queste ore stanno pattugliando tutto il territorio nazionale e dando sostegno alla popolazione, lo stanno facendo a testa alta e con senso del dovere, quel valore che chi Governa sembra aver dimenticato. Chiediamo con fermezza che all’interno del Decreto Rilancio, di prossima emanazione, ci sia rispetto per la dignità dei militari dell’Esercito Italiano, altrimenti invitiamo il Presidente Conte acomunicare chiaramente nei suoi appuntamenti televisivi cosa abbia deciso di fare delle donne e degli uomini in uniforme. Conclude la nota dei delegati Cocer dell’Esercito italiano.