Centralità della cooperazione internazionale di polizia per la lotta al crimine che non conosce confini nazionali, valore strategico del costante share informativo tra le forze di polizia degli Stati europei ed extraeuropei, dinamicità dell’analisi criminale a livello internazionale, produttività e razionalizzazione delle risorse italiane all’estero a vantaggio degli interessi del sistema Paese.
Questi i temi al centro del Comitato per la Programmazione Strategica e per la Cooperazione Internazionale di Polizia (CoPSCIP) che si è svolto a Roma, stamattina 2 luglio, presso la Direzione centrale della polizia criminale, a cui ha partecipato il Capo della Polizia, Direttore generale della pubblica sicurezza, Prefetto Franco Gabrielli.
Presenti alti rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), dei vertici della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, si è registrata un’unanimità di consensi sulle linee strategiche tracciate dal Direttore centrale della polizia criminale, Vice Direttore generale della pubblica sicurezza, Prefetto Vittorio Rizzi.
La mappatura presentata fa registrare 41 rapporti bilateriali con gli Stati che consentono il distacco di esperti della sicurezza italiani all’estero, chiamati a lavorare per la cooperazione internazionale di polizia per elevare gli standard di sicurezza globale, con il CoPSCIP che ha introdotto il tema dell’apertura di nuove posizioni nell’area dell’Africa sub-sahariana del Shael e in quella caucasica della Georgia.
Forme di cooperazione ulteriore esistono in altri 25 Paesi con gli esperti per l’immigrazione e quelli finanziari, con la proposta dell’apertura di una nuova sede in Pakistan principalmente per la lotta all’immigrazione clandestina.
Di massimo rilievo la circostanza avallata dal Comitato di potenziare la formazione degli esperti delle forze di polizia all’estero in tema di cyber crime, delle frodi on-line e delle minacce provenienti dal deep web.
Il Capo della Polizia ha espresso grande apprezzamento per il lavoro svolto dalla Direzione centrale della polizia criminale, volto ad assicurare il massimo impulso alla cooperazione internazionale per consentire all’Italia di contribuire alle politiche della sicurezza mondiale e a valorizzare la grande expertise delle forze di polizia italiane all’estero.