Dall’avvio della sua operatività, a gennaio 2015, fino a febbraio 2020, il “Fondo di garanzia prima casa” – istituto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e reso operativo grazie ad un protocollo d’intesa con l’Abi – ha ammesso oltre 172.000 richieste di finanziamento, per un controvalore superiore a 19 miliardi di euro, di cui 14,8 miliardi già interamente erogati Mensilmente vengono erogati circa 4.000 nuovi mutui utilizzando la garanzia del Fondo.
Lo comunica Abi, evidenziando che il Fondo di garanzia, si conferma un importante esempio di collaborazione tra banche e istituzioni pubbliche utile a favorire l’accesso al credito per le famiglie che aspirano ad acquistare la prima casa, in particolare di quelle più giovani, anche titolari di contratti di lavoro atipici.
Nel dettaglio della ripartizione per classi di età, infatti, il 60% delle operazioni di finanziamento ammesse al Fondo di garanzia riguarda giovani compresi tra i 20 e i 35 anni.
Inoltre, guardando specificatamente ai soggetti che presentano le condizioni di priorità previste per accedere al Fondo di garanzia, emerge che oltre il 10% dei finanziamenti erogati riguarda giovani – di età inferiore a 35 anni – titolari di rapporti di lavoro atipici.
Il Fondo di garanzia si conferma, dunque, uno strumento utile a favorire lo sviluppo dei mutui residenziali, anche per i nuclei familiari più giovani, l’11% dei quali – corrispondenti ad oltre 220.000 famiglie – risulta proprietario di un immobile acquistato con un finanziamento bancario.
Il Fondo di garanzia prima casa prevede il rilascio di garanzie a copertura del 50% della quota capitale dei mutui ipotecari (fino a 250.000 euro) erogati per l’acquisto (anche con interventi di ristrutturazione e per l’accrescimento dell’efficienza energetica) degli immobili adibiti a prima casa. La garanzia può essere richiesta per l’acquisto di immobili di qualsiasi metratura, purché non di lusso, da soggetti, senza alcun limite di reddito e di età, che alla data di presentazione della domanda non risultino proprietari di altri immobili ad uso abitativo, salvo quelli ricevuti per successione o che siano in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli.
La lista delle banche e degli intermediari finanziari aderenti al Fondo è consultabile presso il sito di Consap, la Concessionaria servizi assicurativi pubblici che gestisce il Fondo, dal quale è possibile scaricare anche l’apposito modulo di domanda.