Con il varo della Sichuan la Cina conferma la crescita del potere militare

di Antonio Adriano Giancane

Negli ultimi decenni, la Cina ha intrapreso una straordinaria espansione del proprio potere militare, evolvendosi da forza regionale a una delle principali potenze globali. Questa trasformazione è il risultato di una strategia mirata a modernizzare le forze armate, potenziare le capacità tecnologiche e consolidare la propria influenza geopolitica. Investimenti massicci in armamenti avanzati, tra cui missili ipersonici, droni e tecnologie spaziali, accompagnati da una rapida espansione della marina militare, stanno ridefinendo gli equilibri di potere, in particolare nell’Indo-Pacifico, ma con implicazioni su scala globale.

L’ultimo esempio tangibile di questa crescita è il varo della nave d’assalto anfibio più grande del mondo, un evento che sottolinea il ritmo accelerato con cui la Cina sta consolidando la propria forza militare. La nave, battezzata Sichuan, combina le caratteristiche delle navi da sbarco anfibio e di una portaerei, rafforzando significativamente la capacità di Pechino di proiettare potenza oltre i propri confini. Questa piattaforma avanzata offre alla Cina nuove possibilità strategiche, inclusa una maggiore capacità di operazioni in caso di un eventuale conflitto su Taiwan.

La cerimonia di battesimo della Sichuan si è svolta presso il cantiere navale Hudong di Shanghai, e rappresenta una pietra miliare per la Marina dell’Esercito Popolare di Liberazione (PLA). La nuova nave anfibia, identificata come Tipo 076, è dotata di un sistema di lancio elettromagnetico all’avanguardia, che consente di far decollare dal ponte grandi droni e persino aerei da combattimento con equipaggio, ampliando le opzioni operative rispetto alle tradizionali navi d’assalto anfibio, che trasportano principalmente elicotteri.

Con i suoi 260 metri di lunghezza, la Sichuan supera la classe America della Marina statunitense e la classe Izumo giapponese, sottolineando l’ambizione della Cina di competere con le principali potenze marittime mondiali. Song Zhongping, commentatore militare cinese, ha descritto la nuova nave come una “portaerei leggera”, in grado di combinare flessibilità operativa e potenza di fuoco.

Oltre al varo della nuova nave, Pechino ha attirato l’attenzione con i voli di prova dei prototipi di un nuovo caccia stealth, avvistati sopra le città di Shenyang e Chengdu. Questi velivoli, sviluppati da istituti rivali, rappresentano un altro tassello dell’ambizione cinese di competere con i jet stealth di ultima generazione come l’F-35 statunitense. Sebbene ci vorranno anni prima che entrino in servizio, l’intensità della produzione militare cinese evidenzia la determinazione di Pechino nel colmare il divario tecnologico con l’Occidente.

L’espansione militare della Cina avviene in un momento di crescente competizione con gli Stati Uniti, che vedono la crescente potenza cinese come una minaccia diretta agli equilibri regionali e globali. Mentre Washington fatica a mantenere il ritmo di crescita del proprio arsenale militare, Pechino continua a mostrare la propria capacità industriale, sfruttando il suo vasto apparato manifatturiero per accelerare la produzione di mezzi militari di nuova generazione.

La Cina si sta posizionando come un attore chiave negli scenari globali, trasformando il proprio potere militare in uno strumento strategico per garantire e difendere i propri interessi e affermarsi come leader in un ordine internazionale sempre più multipolare. Il varo della Sichuan e i progressi nei caccia stealth sono solo gli ultimi segnali di una trasformazione che inevitabilmente continuerà a plasmare le dinamiche geopolitiche.

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