Questa mattina, presso l’Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli a Milano, i Vice Direttori Generali della Pubblica Sicurezza, Prefetto Alessandra Guidi e Prefetto Vittorio Rizzi, hanno presieduto la seconda Conferenza Regionale sulla Cooperazione Internazionale di Polizia che segue quella svolta a Firenze la scorsa settimana. Presenti i Prefetti della Regione Lombardia, i vertici delle Forze di Polizia, della magistratura ed una rappresentanza dell’Interpol, per una giornata dedicata al tema, volta a presentare le linee strategiche poste in essere dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza per rafforzare il sistema e la rete della cooperazione internazionale di polizia e le connesse strategie di contrasto alle minacce criminali che oramai non conoscono confini territoriali assumendo carattere transnazionale.
Questo secondo incontro si inserisce nel ciclo di conferenze che coinvolgerà tutto il territorio nazionale, organizzato dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale, per fornire un quadro delle relazioni internazionali bilaterali e multilaterali di polizia e, soprattutto, per aggiornare gli operatori delle forze dell’ordine sulle piattaforme di comunicazione attualmente disponibili, gli strumenti, le tecniche e le best practices che sostengono le indagini internazionali e l’attività di prevenzione. I risultati operativi della sinergia tra il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e le forze di polizia territoriali si evidenziano in numerose operazioni che hanno portato all’arresto di latitanti all’estero, alla disarticolazione di traffici di droga, all’assicurazione alla giustizia di reti criminali a livello globale. Questa capacità operativa del sistema Italia è stata sottolineata dal Prefetto Rizzi nel suo intervento: “Milano e la Lombardia hanno già dato prova dell’efficienza dei canali di prevenzione e di interoperabilità della collaborazione internazionale di Polizia presenti nel nostro paese.
Il primo satellite della SOI – Sala Operativa Internazionale dello SCIP inaugurato in occasione dell’evento EXPO 2015, il controllo di prevenzione nei confronti dell’attentatore di Berlino Anis Amri a Sesto San Giovanni, rimasto poi ucciso nel successivo conflitto a fuoco che ha visto il ferimento degli agenti di polizia operanti , l’estradizione di Cesare Battisti, sono tra i fatti più noti di come la collaborazione multilivello assicurata dal nostro Dipartimento sia tesa a garantire maggior sicurezza per i cittadini.
La dimensione transnazionale del crimine e le sue evoluzioni, che si esplicitano in atti di terrorismo, traffico internazionale di droga, di armi, di persone, il cybercrime, vengono oggi contrastati attraverso nuove piattaforme e canali di comunicazione, potenziamento degli strumenti tecnologici, interoperabilità delle banche dati e progetti che interessano particolari aree geografiche o subdole minacce criminali, fino all’elaborazione di nuove sfide che partendo dall’ampio patrimonio informativo già disponibile si indirizzano verso la creazione di algoritmi di intelligenza artificiali capaci di restituire una fotografia degli interessi criminali anche con proiezione di analisi previsionale. Le Parole Chiave oggi sono Condivisione, Cooperazione, Interoperabilità, Pensiero innovativo e Conoscenza dei fenomeni e degli strumenti”.