Confindustria esprime grande preoccupazione per le ricadute negative sulle imprese, industriali e logistiche, venutesi a creare a seguito dell’interruzione della linea ferroviaria a Rastatt, presso Stoccarda, sull’asse di collegamento strategico del “Corridoio Genova-Rotterdam”.
“E’ una situazione fortemente critica che persiste dal 12 agosto, denuncia il Presidente del Gruppo Tecnico Logistica, Trasporti e Economia del Mare di Confindustria, Guido Ottolenghi, che sta producendo gravi danni al sistema logistico, al trasporto ferroviario e all’attività produttiva del nostro Paese, soprattutto a quella interessata agli scambi commerciali con l’Europa continentale e al transito nei porti del Nord Europa per gli scambi intercontinentali”.
“L’impatto sul sistema produttivo italiano, in particolare su quello del Nord, ma anche del Sud Italia ha prodotto, da un lato, una sensibile crescita dei costi del trasporto e di quelli logistici, che incideranno sui prezzi delle merci trasportate e sulla loro competitività, e dall’altro, registra segnali preoccupanti da parte degli operatori ferroviari e dai centri intermodali, che hanno ridotto la loro attività mediamente del 60%, proprio in una fase di forte crescita del traffico”.
“Questo evento mette in evidenza la fragilità del sistema logistico della Rete Europea di Trasporto e la prossima riapertura di Rastatt, annunciata dalle ferrovie tedesche per il prossimo 2 ottobre, non potrà cancellare l’impatto generato dall’incidente, che purtroppo continuerà a produrre effetti sulla ripresa del traffico ferroviario per molto tempo”.
“La vicenda pone in primo piano l’esigenza di procedere verso una governance infrastrutturale europea e di definire preventivamente le opportune misure per gestire situazioni critiche come quella attuale. In tal senso, Confindustria intende promuovere, d’accordo con le nostre rappresentanze del trasporto e della logistica, ad una iniziativa congiunta a livello europeo con le altre rappresentanze industriali nazionali coinvolte”.