Confindustria: Russia in crescita nonostante le sanzioni

   

Secondo i principali indicatori economici, la Russia ha ripreso a crescere. Il governo federale e quelli regionali continuano le politiche per la diversificazione dell’economia e l’attrazione degli investimenti, il rublo si è stabilizzato e il dialogo politico tra Mosca e Roma, rimasto sempre vivo nonostante le sanzioni, non può che portare benefici al business.

È questo il messaggio di ottimismo uscito dalla tavola rotonda “Think Tank on Russia: la sfida economica”, organizzato da Confindustria Russia a margine della sua annuale assemblea generale, svoltasi a Mosca presso il prestigioso hotel Ukraina alla quale hanno partecipato relatori come Denis Butsaev, vice governatore e ministro degli Investimenti e delle innovazioni della regione di Mosca, Philippe Roger, deputy Ceo di Leroy Merlin, e Frank Schauff, direttore generale dell’Associazione del business europeo (Aeb).

Ernesto Ferlenghi, presidente di Confindustria Russia, ha ha fatto parlare i numeri: “Inflazione al 2,6%, Pil a +1,7%, cambio stabilizzato, +500% gli investimenti di fondi stranieri nel mercato azionario russo” e ha commentato: “Mai come ora per le aziende italiane è conveniente investire qui, … l’umore all’interno della business community straniera in Russia sta migliorando; soddisfa la performance del settore automotive (+15% a giugno 2017, rispetto al 2016), come pure quella del construction equipment (+58% delle vendite nel secondo trimestre del 2017). Le cose stanno andando meglio, ma sulla crescita economica pesano ancora le sanzioni finanziarie e ora le nuove sanzioni Usa, con applicazione anche ‘extra-territoriale’, e che essendo una legge dureranno a lungo.

Frank Schauff, ha sottolineato che nonostante il regime sanzionatorio sia ormai una realtà consolidata, Confindustria rimane “fiduciosa” che la Russia rappresenti il “Paese adatto per le imprese italiane”.