Dopo oltre quattro anni di negoziati, giunge finalmente l’OK politico a finalizzare un accordo ormai in larga parte definito”. Cosi Lisa Ferrarini Vice Presidente di Confindustria per l’Europa. “Prima di tutto va riconosciuto ai negoziatori europei di avere tracciato un perimetro ambizioso ed avere conseguito risultati fin qui soddisfacenti. Oltre ai dazi, particolarmente alti per alcuni nostri prodotti e destinati ad azzerarsi, il principale ostacolo con il Giappone erano le barriere tecniche, sulle quali il governo giapponese ha assunto impegni concreti. Vi era inoltre una chiusura netta per impedire l’accesso delle nostre imprese ad alcuni settori degli appalti pubblici giapponesi, dove sono state fatte importanti concessioni. Per ciò che riguarda le nostre indicazioni geografiche, l’intero elenco proposto dalla UE è stato accolto garantendo il riconoscimento di oltre 200 denominazioni. Naturalmente, la dichiarazione congiunta di ieri non significa che il negoziato è chiuso, tuttavia, ci sono le premesse per la sua conclusione in tempi brevi ed il livello di ambizione è effettivamente elevato. Alla vigilia di un G20 che si annuncia particolarmente complesso l’Unione europea ed il Giappone hanno inviato alla comunità internazionale un segnale chiaro e forte di sostegno alla liberalizzazione degli scambi come strumento di crescita economica e di creazione di posti di lavoro. Dopo il CETA, stiamo finalmente assistendo ad un più autorevole posizionamento della UE sulla scala globale e ne siamo soddisfatti. Confindustria lo richiedeva da tempo sostenendolo in ogni sede, insieme al governo che, anche su questo dossier, si è speso con determinazione per assicurare un risultato in linea con le aspettative delle imprese.
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