La situazione a ridosso della Striscia di Gaza si fa di ora in ora sempre più pesante. Aumentano a dismisura le vittime da una parte e dall’altra a seguito dei bombardamenti israeliani su Gaza. Aumentano anche gli sfollati dalla Striscia che raggiungono la cifra di quasi mezzo milione. A Gaza inizia a mancare il cibo e l’acqua dolce. Stati Uniti, Egitto ma anche Turchia e altri Paesi arabi si stanno adoperando per raggiungere una tregua per far aprire i varchi verso l’Egitto e favorire i corridoi umanitari. Il Segretario di Stato americano Blinken nel suo tour in Medio Oriente si recherà anche a Doha per discutere del rilascio dei circa 150 ostaggi tenuti nei sotterranei blindati di Gaza. Nel frattempo gli Usa hanno fatto sapere che sono disponibili a dare supporto a terra alle truppe israeliane inviando forze speciali del calibro dei Navy Seals. Uno dei problemi, di fatto, è quello di affrontare una guerriglia tra le strade di Gaza, densamente popolate, dove la preparazione di un esercito regolare non è il massimo per avere la meglio sui miliziani di Hamas che conoscono l’ambiente e quindi, teoricamente, sarebbero più avvantaggiati durante gli scontri. Gli ospedali in Israele sono stati tutti allertari e sono già pronti con medicinali ed attrezzature per accogliere un numero importante di feriti. La situazione, inserita in un contesto più ampio regionale, non è delle migliori perchè potrebbe costituire la miccia per far esplodere un sentimento antioccidentale a livello globale di milioni di palestinesi e musulmani sparsi in ogni città del mondo. La Francia da ieri ha avvelenato ancor di più la sitazione vietando le manifestazioni pro Hamas.
Mezzo milione di sfollati
Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli Affari umanitari (Ocha), più di 423.000 persone sono state costrette a fuggire dalle proprie case nella Striscia di Gaza sotto assedio e bombardata ieri dall’esercito israeliano. Il numero di sfollati in questo territorio densamente popolato da 2,3 milioni di abitanti è salito da 84.444 persone a 423.378. Sono 1.537 i palestinesi uccisi nell’offensiva israeliana sulla Striscia di Gaza, inclusi 500 bambini e 276 donne. E’ il bilancio comunicato dal Ministero della Salute dell’enclave. I feriti sarebbero 6.612, tra i quali 1.644 bambini.
L’Aeronautica militare israeliana fa sapere su X di aver sganciato 6mila bombe su Gaza dall’inizio dell’offensiva e di aver ucciso centinaia di militanti di Hamas e danneggiato molte infrastrutture del movimento islamico radicale.
Human Rights Watch: Israele ha lanciato bombe al fosforo bianco
Israele ha usato bombe al fosforo bianco nei suoi attacchi contro Gaza e contro il Libano, dice un rapporto dell’organizzazione umanitaria Human Rights Watch ripreso e verificato anche dal quotidiano statunitense Washington Post.
Secondo lo studio, che ha preso in esame video dei bombardamenti israeliani degli ultimi giorni, le forze armate israeliane hanno usato questo tipo di arma (proiettili da 155mm) il 10 e 11 ottobre sul porto della città di Gaza e su due località rurali lungo il confine tra Libano e Israele. L’esercito israeliano fa sapere di “non essere al momento a conoscenza” dell’uso di fosforo bianco su Gaza. Il fosforo bianco, che può avere diversi usi militari, si accende a contatto con l’ossigeno e continua a bruciare finché non è esaurito. Ha dunque un potente effetto incendiario che causa danni estesi e può bruciare vive le persone nelle vicinanze: usato in zone densamente popolate come Gaza, dove gli obiettivi militari non sono lontani da insediamenti civili, viola le leggi internazionali che proibiscono di sottoporre la vita dei civili a un rischio non necessario, ricorda Human Rights Watch.
Gaza ha violato i diritti internazionali
Violati i diritti internazionali, ad affermarlo è Amnesty International, che ha verificato diversi filmati dell’attacco lanciato dalla Striscia di Gaza e sottolinea come emergano “ancora prove” degli orrori avvenuti nel sud d’Israele. In Israele, sottolinea l’organizzazione per i diritti umani, oltre 1200 persone – per lo più civili, bambini compresi – sono stati uccise e 2400 ferite negli attacchi iniziati nelle prime ore del 7 ottobre.
A Gaza almeno 1200 persone, bambini compresi, sono state uccise dalla rappresaglia militare israeliana. Il rafforzamento del blocco della Striscia di Gaza, con la completa cessazione delle forniture di acqua, elettricità, cibo e carburante, sta rendendo ancora più grave la già catastrofica crisi umanitaria. Il blocco israeliano di Gaza equivale a una punizione collettiva che è anche un crimine di guerra.
Situazione grave a Gaza: mancano cibo e acqua
“La situazione a Gaza è devastante”, cibo e acqua finiranno “molto presto”.
E’ l’allarme lanciato dal Pam, il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite. Secondo il Pam le forniture essenziali si stanno esaurendo pericolosamente dopo che Israele ha imposto un blocco totale sul territorio. La situazione è “devastante” in questo momento a Gaza, ha detto il direttore del WFP per la Palestina, Samer Abdeljaber, in una intervista rilanciata dal Guardian. “Stiamo assistendo alla carenza di carburante, acqua e elettricità. Stiamo vedendo i nostri rifugi sovraffollati. Non abbiamo capacità“. I panifici sono a corto di energia e e molti negozi e mercati non funzionano, ha aggiunto. “Ciò che è veramente allarmante e’ la mancanza di acqua dolce, che influirà su molti problemi come la qualità del cibo e l’accesso all’acqua pulita per le persone nei rifugi e fuori dai rifugi”, ha concluso.
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