Conte al Senato, l’Italia è cambiata, non è più disponibile ad accogliere indiscriminatamente i migranti

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, intervenuto oggi al Senato ha illustrato in aula la ricostruzione dei fatti in merito alla discussa vicenda della nave Diciotti. Conte ha raccontato che il 15 agosto scorso il Comando generale delle Capitanerie di porto “constatata l’inerzia delle autorità ricerca e soccorso maltesi, valutava come probabile la necessità di un intervento di soccorso per trasferire su altra unità tutti gli occupanti – del barcone in difficoltà – una volta che fosse entrato nell’area di responsabilità nazionale”.

Conte, parlando poi dell’atteggiamento italiano riguardo la questione dei migranti ha precisato che “Quello che è cambiato rispetto al passato è che l’Italia non è più disponibile ad accogliere indiscriminatamente i migranti, contribuendo seppure involontariamente a incrementare il traffico di esseri umani e supplendo alla responsabilità che spetta all’Unione europea, ottundendo il vincolo di solidarietà che grava su ciascuno Stato membro. Dopo il caso Diciotti il governo italiano si è fatto promotore di una insistita iniziativa volta a sollecitare le istituzioni europee affinché vengano tempestivamente attuate le conclusioni adottate all’esito del Consiglio europeo dello scorso fine giugno. Il governo italiano sta ribadendo agli altri Stati membri dell’Ue e alle Istituzioni europee la ferma convinzione che sia improcrastinabile l’avvio della definizione di un meccanismo stabile e sostenibile per la gestione complessiva delle fasi di sbarco, redistribuzione, rimpatrio”.

Il presidente del Consiglio, nella fase conclusiva del suo intervento, ha sottolineando l’atteggiamento mostrato dai Paesi membri l’Ue facendo osservare che “Stiamo registrando segnali di avvicinamento nel segno di una comune consapevolezza degli Stati membri che se non si lavorasse ad un simile meccanismo non solo non si darebbe coerente attuazione alle decisioni prese all’ultimo Consiglio Europeo, ma si verrebbe meno all’impegno alla solidarietà e all’equa ripartizione di responsabilità previsto dal Trattato per il Funzionamento dell’Unione Europea. La nostra politica sulla migrazione la si ritrova in specifici documenti e nelle posizioni ufficiali che abbiamo sostenuto nei vari consessi europei. È una politica che muove dal riconoscimento e dalla tutela dei diritti fondamentali di tutti coloro che hanno diritto all’asilo e alla protezione umanitaria e mira ad adottare iniziativa di tutela di questi migranti già dai Paesi di origine e transito”.

Conte al Senato, l’Italia è cambiata, non è più disponibile ad accogliere indiscriminatamente i migranti

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