Continua il confronto tra Abi e Organizzazioni sindacali per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di categoria, proseguendo l’esame degli aspetti normativi del contratto per affrontare poi il tema economico.
Nel corso della riunione tenutasi ieri, Abi ha rassegnato alle Organizzazioni sindacali la posizione associativa sui diversi temi contenuti nella piattaforma e, a supporto dell’esposizione, sono state consegnate ai Sindacati articolate schede sui singoli temi.
“Dopo l’ultimo incontro abbiamo trasmesso alle Organizzazioni sindacali un nuovo documento sulla costituzione di un organismo quale sede per un confronto continuo sull’impatto delle nuove tecnologie/digitalizzazione nel mondo bancario. Nell’ottica di proseguire concretamente il negoziato – sottolinea Salvatore Poloni, Presidente del Comitato Affari Sindacali e del Lavoro dell’Abi (Casl) – abbiamo fornito oggi un quadro ampio sui profili normativi contenuti nella piattaforma sindacale per il rinnovo e su cui vogliamo confrontarci, secondo il percorso condiviso a luglio scorso”.
Abi ha illustrato la propria posizione contenuta in sei documenti che raccolgono gli argomenti in aree tematiche (ambito di applicazione del contratto nazionale, rapporto tra livelli di contrattazione, flessibilità e semplificazione, occupazione e formazione, diritti e tutele, classificazione del personale) e che esprimono la volontà di trovare una positiva sintesi tra le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori contenute nella piattaforma presentata dai Sindacati, gli strumenti necessari alle persone ed alle banche per affrontare le sfide che stanno vivendo a partire dalla profonda trasformazione tecnologica, nonché le condizioni di sostenibilità necessarie alle banche stesse per essere competitive e svolgere la funzione di efficace sostegno all’economia reale (famiglie, imprese e territori).
In occasione dell’incontro, Abi ha aderito con convinzione alla proposta dei Sindacati di dimostrare il sostegno delle Parti sociali alla lotta contro la violenza sulle donne, sottoscrivendo in vista della prossima Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre) un accordo che consenta alle donne vittima di violenza e in difficoltà economica di sospendere le rate dei finanziamenti in essere ovvero di poterli rinegoziare.
È un ulteriore segno tangibile dell’unità di intenti delle Parti sociali di settore nel contribuire anche concretamente a questo sensibile tema sociale, già testimoniata dalla “Dichiarazione congiunta in materia di molestie e violenze di genere sui luoghi di lavoro” sottoscritta lo scorso febbraio.