L’Amministrazione americana oramai e’ stufa dell’ennesima sfida al mondo lanciata dalla Corea del Nord con l’ultimo missile balistico. Tuonano le parole dell’Ambasciatrice Americana all’Onu: “e’ inutile tenere una riunione di emergenza se non porta a nulla”, ha detto Nikki Haley, sottolineando come finora la Corea del Nord abbia violato “impunemente” tutte le risoluzioni delle Nazioni Unite. “Una nuova risoluzione del Consiglio di sicurezza che non rafforzi in modo significativo la pressione internazionale sulla Corea del Nord non ha alcun valor – ha aggiunto Haley – in realtà peggiora la situazione, perchè manda il messaggio al dittatore nordcoreano che la comunità internazionale è reticente a sfidarlo in modo serio”. Quindi l’ambasciatrice americana ha sollecitato un intervento della Cina, unico grande alleato di Pyongyang: “La Cina deve decidere se vuole sfidarlo. Il tempo delle parole è finito”, ha oncluso. Ieri il presidente americano Donald Trump ha dichiarato che non consentirà a Pechino di “non fare nulla” di fronte alla minaccia nordcoreana, definita “grave e crescente”. “Sono molto deluso dalla Cina – ha scritto su Twitter – i nostri passati governanti hanno permesso alla Cina di fare centinaia di miliardi di dollari all’anno col commercio, ma la Cina non fa niente per noi con la Corea del Nord, solo parlare. Non permetteremo più che questo continui. La Cina potrebbe risolvere facilmente questo problema”.
La Corea del Nord ha lanciato un missile balistico intercontinentale. Il sistema d’arma identificato come Hwasong-14 ha volato per 45 minuti, raggiungendo una altitudine massima di 3.700 chilometri a mille km di distanza. Se fosse stato lanciato con una traiettoria standard, l’ICBM avrebbe potuto, in teoria, colpire Los Angeles, Denver e Chicago. Impossibile stabilire oggi il tipo di carico che il missile potrebbe trasportare. Non si conosce il sistema di puntamento che guiderebbe il missile ne il grado di miniaturizzazione delle testate nucleari ma il ciclo ICBM continua a ritmo serrato.
Anche in questa vicenda l’Onu si dimostra inconsistente ed inefficace.