Defense One ha riportato che Lockheed Martin ha messo in pausa la produzione di aerei F-35 Joint Strike Fighter in una fabbrica giapponese di Mitsubishi Heavy Industries a causa dello scoppio dell’epidemia #coronavirus. Lo ha affermato un alto funzionario del Pentagono. Ad alcuni impiegati di una azienda italiana interessata alla produzione di parti dell’F-35, di proprietà di Leonardo, è stato detto di lavorare da casa. Lo ha annunciato ai giornalisti Ellen Lord, sottosegretario alla difesa per l’acquisizione e il sostegno, durante una conferenza stampa di McAleese and Associates a Washington.
“Abbiano deciso di chiudere per una settimana“, ha detto il Ceo della fabbrica giapponese. “In questo momento, non penso che ciò influenzerà le consegne del jet”. Il tenente colonnello Mike Andrews, portavoce di Lord, ha scritto in una e-mail: “In Giappone, per conformarsi alle direttive giapponesi sul Coronavirus, Mitsubishi Heavy Industries sta temporaneamente chiudendo il sito giapponese che è deputato alla verifica finale della struttura di assemblaggio per solo 1 settimana“.
Andrews ha anche confermato che Lockheed ha limitato i viaggi verso la fabbrica Leonardo di Cameri, in Italia.Ai dipendenti di Pratt & Whitney in quel sito è stato detto di lavorare da casa. Ma la produzione continua, ha scritto Andrews: “Non ci sono stati impatti sulla linea di produzione“. Oltre l’F-35, Lord ha affermato che i programmi di armamento con catene di approvvigionamento globali non sono interessati ad interruzioni per via dell’epidemia del coronavirus.
“In questo momento non abbiamo risentito di alcun effetto, al riguardo ho un team dedicato che sta lavorando intensamente in questo momento“. Lockheed costruisce la maggior parte degli F-35 a Fort Worth, in Texas, ma alcuni jet degli alleati sono assemblati in Giappone e in Italia.
Un dei portavoce di Lockheed non ha potuto, al momento, rilasciare alcun commento.