Coronavirus: “Il Pentagono chiude le porte”

Il Pentagono chiuderà le sue porte, a partire da lunedì, a tutti i visitatori non ufficiali e limiterà l’ingresso ad ospiti internazionali e a grandi gruppi di persone, questo è solo  l’ultimo di una serie di restrizioni che verranno applicate sul personale militare e sull’accesso alle basi statunitensi su tutto il territorio. Ieri sera  il Dipartimento della Difesa Usa ha pubblicato sul proprio sito una comunicazione sulle diverse misure da mettere in atto  per limitare la diffusione del virus COVID-19, dopo che il Presidente Donald Trump aveva dichiarato lo stato d’emergenza nazionale. Tra questi, tutti i viaggiatori internazionali non potranno accedere all’enorme edificio prima di un periodo di attesa di 14 giorni dopo il loro ritorno negli Stati Uniti. Interrotte anche le cerimonie di pensionamento e di promozione.  La presenza di  delegazioni straniere saranno valutate “caso per caso”. Il Pentagono è l’enorme quartier generale della Difesa americana, ad Arlington, in Virginia. Ma è anche il capolinea di centinaia di autobus che trasportano  migliaia di pendolari nell’area di Washington. Completato nel 1943, il Pentagono ospita oltre 25.000 lavoratori e vede transitare circa 100.000 visitatori ogni anno in una superficie tre volte superiore a quella dell’Empire State Building. È la più grande struttura americana per numero di ufficiali che vi prestano servizio, insomma è il cuore “pulsante” della Difesa dell’esercito più forte e attrezzato del mondo. La restrizione applicata al Pentagono è estesa anche ad altri edifici e uffici nell’area di Washington, “tra cui il Mark Center, il quartier generale della Difesa, la Corte d’appello degli Stati Uniti e altre strutture della Difesa utilizzate nell’intera area della capitale Usa.

La dichiarazione completa è efficace a partire dalla mezzanotte di domenica 15 marzo 2020 e recita testualmente:

 

Coronavirus: “Il Pentagono chiude le porte”