Una comunicazione del Ministero della Salute dell’Egitto ha riferito che esiste un paziente infettato con il nuovo coronavirus di Wuhan. Si tratta di un cittadino straniero, ma la nazionalità non è stata ancora precisata. I media locali parlano di un cinese di 33 anni. L’arrivo del coronavirus in Africa complica la situazione perché i sistemi sanitari dei vari Paesi di quel continente in molti casi hanno delle falle (ma questo non vale per l’Egitto, precisano gli esperti); i collegamenti tra Italia e Africa sono numerosi. Su scala mondiale, il numero dei contagiati ieri era a quota 64.452, con 1.383 morti. La stragrande maggioranza è in Cina e nella provincia di Hubei.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità non c’è un cambiamento significativo della diffusione dell’epidemia. Una squadra di esperti dell’Oms, scrive Il Messaggero, è in missione in questi giorni in Cina per lavorare con i colleghi locali sulle possibili cura.
Nel frattempo a Pechino stanno sperimentando l’utilizzo del plasma di pazienti guariti per la terapia sui malati infetti dal nuovo coronavirus. Altre patologie, in passato, sono state curate in questo modo.
In Cina ci sono migliaia di persone contagiate dal SARS-CoV-2 (il nome del virus) poi guarite dal Covid-19, l’attuale Coronavirus. Le autorità cinesi hanno chiesto a chi è guarito di donare il sangue e si sta procedendo a questa forma di sperimentazione.