“Partiamo dal presupposto che in un momento del genere, con una pandemia in corso, e con i morti noi non vediamo la stretta necessità di andare a toccare un pezzo della Riforma del Commercio, quando è stato già avviato un lavoro al MiSE con le varie proposte di tutte le associazioni“, a dichiararlo il Presidente ed il Vicepresidente di ANA(Associazione Nazionale Ambulanti) Ivano Zonetti e Angelo Pavoncello, in una nota stampa dai toni molto duri.
“Anche perché delegare tutto alle Regioni il compito, quando le stesse già hanno fatto danni su danni nella Sanità, diventerebbe pericoloso anche per tutto il comparto del commercio su area pubblica”, precisano Zonetti e Pavoncello.
Di seguito la posizione di ANA. L’ANA esprime, con forza, la propria contrarietà a quanto previsto con l’emendamento al dl #curaitalia, con l’art . 65 bis a firma del Senatore Mirabelli e altri ed a emendamenti simili con il consenso di una delle vecchie Associazioni.
L’ANA è nettamente contraria alla sospensione per 6 mesi del pagamento di TOSAP COSAP e TARI, perché “noi abbiamo già chiesto“”, che per il 2020 non ci sia il pagamento di detti tributi dato che i mercati sono chiusi, il lavoro del commercio ambulante interrotto, e quando si riapriranno i mercati e le fiere sarà dura riprendere la normalità in tempi stretti.
L’associazione ANA è contraria alla delega alle Regioni della disciplina della materia riguardante il commercio su area pubblica, senza che prima sia fatta una nuova legge quadro nazionale dal MISE(ministero dello sviluppo economico)e riguardante i rinnovi delle concessioni e la riforma di tutto il comparto.
Chiediamo, infine, che qualsiasi intervento normativo in materia di commercio su area pubblica sia rinviato al termine dello stato di emergenza nazionale conseguente l’epidemia da coronavirus.
Per tutto quanto detto chiediamo “una proroga ecca di tutte le concessioni per almeno due anni“, concludono il Presidente ed il vicepresidente ANA Ivano Zonetti e Angelo Pavoncello.