“Gli ambulanti devono essere tutelati in modo adeguato“, lo dichiarano in una nota congiunta il Presidente Nazionale, il vicepresidente Nazionale vicario e il Segretario Nazionale di ANA (Associazione Nazionale Ambulanti) Ivano Zonetti, Angelo Pavoncello e Marrigo Rosato.
“Sebbene comprendiamo il grande sforzo compiuto con il #decretocuraitalia, e apprezziamo alcune misure tra cui l’erogazione di piccoli FINANZIAMENTI FINO AD € 3.000,00 rimborsabili in 18 rate, la possibilità di accedere ad ulteriori FINANZIAMENTI di importo minimo € 40.000,00 con il FONDO CENTRALE P.M.I., la possibilità di accedere al REDDITO DI ULTIMA ISTANZA per ottenere una INDENNITÀ, la possibilità di usufruire della INDENNITÀ di € 600,00 per il mese di marzo, “non siamo affatto soddisfatti e giudichiamo negativamente il dl poiché non considera, in maniera davvero compiuta, la grave crisi in cui versano le 186.000 piccole attività ambulanti”.
Tante sono le motivazioni alla base del malcontento della categoria che nella nota di ANA vengono opportunamente argomentate. Così, testualmente lamentano i dirigenti di ANA: NON SONO STATI ANNULLATI I TRIBUTI COSAP, TOSAP e TARI, nonostante le chiusure dei Mercati e delle Fiere disposte dai Sindaci; NON SONO STATI COMPLETAMENTE ABOLITI, PER IL 2020, I VERSAMENTI INPS, IRPEF ed IVA ma soltanto SOSPESI al 30 maggio; L’INDENNITÀ di € 600,00 per il lavoratori autonomi è uguale a quella per le Baby Sitter (che si rivolge a famiglie già in possesso di redditi) ed è inferiore all’indennità di Cassa Integrazione salariale di un operaio; NON VIENE RINVIATA l’introduzione del REGISTRATORE TELEMATICO e LA LOTTERIA DEGLI SCONTRINI; NON E’ STATA PREVISTA LA PROROGA DELLE CONCESSIONI DEGLI AMBULANTI AL 2022.
Alla luce di quanto riportato, l’ANA, tramite i suoi vertici nazionali, nel protestare per il mancato accoglimento delle proposte, si legge nella nota stampa, invita il Governo Nazionale a riconsiderare le decisioni al fine di salvaguardare un settore già in crisi che però offriva occasioni di lavoro a circa 500.000 addetti e a circa 1 MILIONE di imprese dell’indotto diretto ed indiretto.
L’ANA, coglie l’occasione per lanciare anche un accorato appello a tutte le Forze Politiche al fine di sostenere una categoria che contribuiva al 2% del PIL Nazionale e che, nei mercati e nelle fiere, rendeva vive le strade e le piazze delle città e paesi d’Italia.
L’ANA, conclude la nota, si riserva di sostenere ogni iniziativa sindacale per addivenire, in maniera concreta, alle proprie richieste. Al riguardo, precisano i dirigenti, Zonetti, Pavoncello e Rosato, non escludiamo la convocazione di una Manifestazione Nazionale degli Ambulanti non appena le condizioni di salute pubblica lo permetteranno.