Cosa sta succedendo tra Ucraina e Russia?

Due porti ucraini del Mar d’Azov, Berdyansk e Mariupol, sono stati bloccati dalla Russia dal momento che alle navi viene impedito di partire e di entrare, ha riferito  il ministro delle infrastrutture dell’Ucraina, Volodymyr Omelyan. Complessivamente è stato impedito a 35 navi di svolgere le normali attività.

Il ministro ucraino su Facebook ha anche detto  che è consentito il transito  solo alle navi che si spostano verso i porti russi sul Mar d’Azov.

L’obiettivo è semplice: mettendo un blocco sui porti ucraini sul Mar d’Azov, la Russia cerca  di estrometterli all’Ucraina. Assurdo perchè è un territorio dell’Ucraina, in conformità con tutte le leggi internazionali“, ha aggiunto Omelyan.

Omelyan ha detto che 18 navi erano in attesa di entrare nel Mar d’Azov, di cui quattro a Berdyansk e 14 a Mariupol. C’è anche una fila di nove navi che devono lasciare il Mar d’Azov e altre otto navi stanno  vicino agli ormeggi dell’ingresso del porto.

Il grano e l’acciaio sono le merci maggiormente trasportate nei porti di Azov. La Russia ha sequestrato tre navi della marina ucraina e il loro equipaggio domenica vicino alla penisola di Crimea, che Mosca ha annesso in maniera dubbia nel 2014. La Russia sostiene che le tre navi della marina ucraina siano entrate illegalmente  nelle acque russe – un’accusa che l’Ucraina rifiuta con forza.

Gli Stati Uniti e l’Unione europea hanno entrambi imposto sanzioni alla Russia per il suo comportamento nei confronti dell’Ucraina dal 2014, quando Mosca ha annesso  la Crimea dopo che un leader filo-russo è stato rovesciato a Kiev.

In seguito Mosca ha appoggiato i separatisti filo-russi nell’Ucraina orientale in un conflitto in cui oltre 10.000 persone sono state uccise. I principali combattimenti si sono conclusi con un cessate il fuoco del 2015, ma gli scambi mortai sono ancora frequenti.

Il Mar d’Azov, in particolare lo stretto di Kerch, divide la Crimea dal resto della Federazione Russa. Putin, scrive Occhi della Guerra, per ovviare a questo ostacolo geografico non indifferente, ha dato da subito il via libera alla realizzazione di un ponte che unisse le due rive dello stretto. Quest’opera, aperta da poco tempo, consente quindi alla Crimea di rimanere collegata a quella che ora è la madrepatria, evitando di dover dipendere o dal mare o dal passaggio in territorio ucraino.

Opera strategica di fondamentale importanza per i russi (tanto che è costantemente monitorata dalle forze armate di Mosca), ma che dal punto di vista ucraino rappresenta in realtà una mossa non solo tesa a escludere qualsiasi ritorno della Crimea all’Ucraina, ma anche, a detta dei nazionalisti, per “soffocare” i loro porti nel Mar d’Azov. In sostanza, Kiev ritiene che il ponte sia stato costruito a un’altezza fatta apposta per non far transitare i mercantili ucraini o per rendere molto più difficile il passaggio delle navi, dando pieno controllo ai russi sulle rotte commerciali e militari fra Mar Nero e Mar d’Azov.

Cosa sta succedendo tra Ucraina e Russia?

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