La notizia che vuole Costa che giri è: Enrico Costa è nella lista, peraltro brevissima, di quanti hanno rinunciato alla poltrona per le proprie idee. Non credo che importi a nessuno misurare quanto ci ha messo, col cronometro in mano”, risponde Costa alla polemica di Alfano che gli ha rimproverato di non avere dato le dimissioni già lunedì. “Sul mio dissenso rispetto al governo si è innestata una valutazione positiva sull’appello lanciato da Berlusconi” per un centrodestra moderato unito, spiega Costa, che rimarca di non aver parlato col Cav: “Ho l’orgoglio e la libertà di avere fatto questa scelta senza mai discutere di incarichi politici”. “Ho seguito la mia strada – aggiunge – in piena autonomia. Ovviamente con la prospettiva di costruire un ponte tra l’area centrista e un centrodestra finalmente ‘inclusivo’”. Quanto all’idea di Ap di costruite un’area di centrista, “non penso che possa essere utile all’Italia un centro chiuso in una solitaria e improduttiva auto-contemplazione”, sottolinea Costa, “anziché concentrarsi sul proprio ombelico, il centro deve contribuire a rafforzare la componente liberale del centrodestra.
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