La Corte interamericana per i Diritti umani (LDH) ha aperto una causa contro il Guatemala per disattenzione all’Aids. Secondo quanto riportato dal quotidiano messicano “El universal” la causa si riferisce al caso di 49 guatemaltechi, con risorse limitate, cui fu diagnosticato l’Aids fra il 1993 e il 2003, e che ricevettero un trattamento inadeguato, provocando il decesso di otto di loro.
È la prima volta che la Corte LDH apre una causa su questo tema. Il processo, che si tiene in Costa Rica, indica lo stato del Guatemala responsabile per la mancanza di cure adeguate. In un rapporto emesso prima del processo, la Corte ha riferito che il processo contro il Guatemala “è collegato alla presunta mancanza di assistenza sanitaria statale a 49 persone malate e in condizioni di sofferenza”. La morte degli otto, ha aggiunto, sarebbe avvenuta “come conseguenza di malattie conosciute, di cure inadeguate o per non aver ricevuto dallo Stato l’attenzione di cui i pazienti avevano bisogno”.
L’accusa è presentata da due organizzazioni non statali, il Centro per la Giustizia e i diritti internazionali (Cejil), e dall’Associazione per la Salute integrale, rappresentata dal medico guatemalteco Cristina Caldero’n Melgar.
Uno dei capi di accusa presentati è che i trattamenti medici applicati non rispettassero gli standard minimi per essere considerati adeguati, violando in questo modo “il diritto alla salute, alla vita e all’integrità personale delle persone”, ha detto Melgar. “Lo Stato non ha fornito un’efficace protezione giudiziaria alle vittime”, ha aggiunto. (Nova)