ABI e Segretari Generali di Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Unisin, nell’ambito della continua analisi congiunta sui temi connessi alla pandemia da Covid-19, hanno adeguato le misure nel settore bancario per la salvaguardia della salute e della sicurezza delle lavoratrici/lavoratori e della clientela in banca, alla luce dell’evoluzione della situazione sanitaria e dei provvedimenti normativi di recente adottati.
“Nell’incontro odierno – sottolinea Salvatore Poloni, Presidente del Comitato per gli Affari Sindacali e del Lavoro di ABI – sono proseguiti con le Organizzazioni sindacali i proficui approfondimenti avviati fin dall’inizio della pandemia per contrastare la diffusione del virus Covid-19 nel nostro settore. Con i Sindacati – continua Poloni – abbiamo oggi condiviso misure per continuare ad assicurare lo svolgimento in sicurezza dell’attività bancaria e il sostegno all’economia anche con riferimento alla fase di avvio dell’obbligo per la clientela del possesso delle certificazioni verdi Covid-19 per accedere ai servizi bancari e finanziari e postali”.
Ai sensi dell’intesa, le banche informeranno la clientela sulla necessità del possesso del green pass per accedere ai servizi dal 1° febbraio, definiranno le modalità per effettuare le verifiche, fornendo nel contempo indicazioni al proprio personale anche per la gestione di eventuali situazioni di tensione, compreso il pronto coinvolgimento delle forze dell’ordine.
Nel confermare l’importanza dell’utilizzo dei canali “remoti”, le Parti hanno inoltre convenuto che, fino al 28 febbraio, nelle zone “rosse” e “arancioni” l’accesso della clientela alle filiali avverrà con la modalità di prenotazione con appuntamento, fermo restando che saranno garantite le esigenze non programmabili della clientela stessa solo per operazioni di cassa.
Nell’ambito della continua analisi congiunta sull’evoluzione dell’emergenza e dei provvedimenti che verranno adottati dalle competenti Autorità, le Parti nazionali hanno condiviso di incontrarsi entro il 28 febbraio ed entro il 31 marzo 2022 per valutare l’evoluzione della situazione.