Si apre la due giorni Abi con Istituzioni, imprese e consumatori sul ruolo del credito per lo sviluppo dell’economia
In un quadro macroeconomico che vede la ripresa in Italia rafforzarsi attraverso il traino dell’esportazioni e dei consumi, sia pur necessitando un’ulteriore accelerazione, si conferma il ruolo delle banche nel sostegno concesso a famiglie e imprese. Da un lato, con una crescita significativa del totale finanziamenti (+1,4% a fine settembre 2017 sull’anno precedente) per un ammontare complessivo pari ad oltre 1.763 miliardi di euro, dall’altro con un enorme sforzo di riorganizzazione in termini di innovazione e competitività contraddistinto principalmente dal calo delle sofferenze nette a 65,3 miliardi.
Questo il primo sguardo d’insieme dell’VIII edizione di “Credito al Credito 2017 – innovare per accelerare” con esponenti di Istituzioni, mondo bancario e imprenditoriale per fare il punto sulla fondamentale funzione del credito per lo sviluppo dell’economia.
Non solo numeri a dettagliare le condizioni del mercato dei finanziamenti nel nuovo contesto normativo e concorrenziale ma, nell’attuale fase di rilancio congiunturale, il richiamo del settore bancario e finanziario alla parola chiave “sostenibilità” come tema rilevante dei prossimi mesi rispetto al segmento mutui.
In particolare, l’obiettivo è incrementare l’impegno in Europa per favorire lo sviluppo dei mutui cosiddetti “green” dedicati agli immobili ad alto risparmio energetico che potrebbero lanciare la “rivoluzione verde” del mercato della casa in Italia.
In ottica di contributo alla crescita economica, infatti, lo stock immobiliare italiano potrebbe rappresentare un campo di prova importante, accelerando sul fronte dei finanziamenti finalizzati alla ristrutturazione dei moltissimi palazzi del secondo dopoguerra che sicuramente necessitano di interventi di efficientamento energetico.
Nel frattempo, proseguono le iniziative avviate con le Associazioni dei consumatori e di rappresentanza delle imprese per la sospensione delle rate dei finanziamenti che hanno consentito di dare respiro finanziario a tantissime famiglie e imprese negli anni più duri della crisi economica.
- Dal lato delle sole imprese, si ricorda che a partire dal primo Avviso comune per la sospensione delle rate (2009) e arrivando all’iniziativa attualmente in corso Accordo per il credito 2015, le moratorie alle rate hanno interessato 459.757 Pmi con un debito residuo di 125,7 miliardi di euro e una maggior liquidità a disposizione delle imprese di oltre 24,8 miliardi di euro;
- Sul versante famiglie in accordo con le Associazioni dei Consumatori: tra marzo 2015 e agosto 2017, sono state già 15.557 le famiglie che hanno potuto sospendere per 12 mesi la quota capitale del proprio finanziamento – tra mutuo prima casa e credito al consumo – con un controvalore complessivo di 451 milioni di euro.