(di Massimiliano D’Elia) Stasera l’esploratore, il presidente della Camera Giuseppe Fico salirà al Colle per dare il verdetto dell’estenuante trattativa ancora in corso in queste ore. I 5 Stelle sono arroccati sulle loro posizioni, hanno paura di scissioni interne. A gettare ancora più benzina sul fuoco il ritorno di Renzi sul Mes sanitario e la richiesta di cancellare il reddito di cittadinanza che i grillini vorrebbero, invece, rinforzarlo con i soldi del Recovery Plan. Due posizioni distanti con un Pd spettatore in attesa che Renzi sferri il colpo fatale. Si fa sempre più chiaro l’obiettivo principale di Renzi, anche se è stata data rassicurazione al Presidente Mattarella di non avere alcun pregiudizio, quello di far sparire Giuseppe Conte dai riflettori della politica.
Al tavolo della trattativa siedono di fronte al presidente Fico le seconde linee dei partiti dell’ex maggioranza. Sono in contatto con i loro leader via chat che, nel frattempo lavorano nel “sottobosco” dettando la linea a colpi di bit.
“Non abbiamo parlato di nomi e nemmeno di numeri: i nostri colleghi della vecchia maggioranza dicono informalmente che non intendono portare elementi di discontinuità: pura tattica. L’unica cosa che vorremmo evitare è che si arrivasse allo spacchettamento dei ministeri solo per accontentare più persone: sarebbe un errore triste”. Così Matteo Renzi scrivendo nella chat dei parlamentari di Iv. Renzi un fiume sulla chat: “Vediamo domani come il Presidente incaricato immaginerà di muoversi. Noi ci manteniamo disponibili e collaborativi, senza veti e senza pregiudizi. Speriamo che nelle prossime ore si faccia un passo in avanti”.
Precisa poi Renzi: “Abbiamo chiesto di avere un documento scritto perché solo mettendo nero su bianco le priorità dalla giustizia al lavoro, dalla sanità alle riforme, potremo essere chiari davanti ai cittadini. Una crisi come questa merita di essere risolta in modo trasparente: va scritto ciò su cui siamo d’accordo e in che tempi realizzarlo”.
Le reazioni di Forza Italia dalle parole di Antonio Tajani su TG2Post: “Stanno litigando tra di loro. E’ un mese che c’e’ una zuffa incredibile tra i partiti di sinistra e vogliono fare la fotocopia di quello che c’era prima. Bisognerebbe fare altro invece che litigare, non e’ questo quello che interessa i nostri cittadini”.
Tra programma ancora non scritto e poltrone da spartirsi non si è raggiunto un accordo, è inimmaginabile che Fico riesca a dare risposte al Presidente Mattarella entro stasera. Chiederà più tempo?
Per quanto riguarda i ministeri il Colle ha voluto precisare che il Presidente parlerà di ministri e di ministeri esclusivamente con il presidente del Consiglio incaricato. Lo prevede l’articolo 92 della Costituzione.
Certo è che Mattarella non vuole perdere tempo tra tatticismi ed isterismi dei partiti. Il piano B, l’alternativa è un governo istituzionale, guidato da Mario Draghi con ministri politici, laddove però si riesca e formare una maggioranza con l’apporto dei voti di Forza Italia e l’astensione della Lega. In ultima analsi procedere con lo scioglimento delle Camere per indire le elezioni politiche, non a caso la data del voto è già cerchiata sul calendario del Colle ed è quella del 27 giugno. Nel transatlantico i parlamentari si riuniscono in piccoli gruppetti e non nascondono quella che si sta rivelando una certezza: il governo istituzionale è l’obiettivo che sin dall’inizio persegue Renzi e che Berlusconi e Salvini hanno impedito a Conte di farsi un ampio gruppo di “responsabili” che gli avrebbe permesso di fare a meno di Italia Viva. Scacco Matto.