(di Francesco Matera) Matteo Renzi su Fb ha tolto ogni dubbio a chi pensava in un ammorbidimento delle posizioni di Iv, scagliandosi contro l’autentico scandalo del responsabili e la creazione di gruppi improvvisati. Ribadito dopo l’incontro con Mattarella durante la conferenza stampa.
Una mossa quella di Renzi che scompagina ancor più le carte a chi ritiene ci possano essere ancora margini di manovra per avviare una trattativa. Il punto, e lo hanno fatto intendere velatamente Renzi e la Bellanova, è Giuseppe Conte, tolto lui si può ritornare al tavolo delle trattative parlando di programmi e non di poltrone, potremmo anche rinunciare al Mes, si confrontano quelli di Iv..
Nel frattempo Pd, M5S Leu hanno detto a Mattarella che c’è un solo nome, Giuseppe Conte, non esistono altri candidati. Peccato che però, così facendo, il gruppo parlamentare dei responsabili al Senato stenti a decollare, troppi sono i timori del fallimento del progetto Conte ter e soprattutto della paura di uscire allo scoperto ed essere etichettati come “reietti” dai propri partiti di origine.
Anche se i renziani non hanno espressamente posto il veto su Conte, l’avvocato pugliese non si fida e fa bene. Ieri Conte ha telefonato a Renzi, un colloquio dai toni molto alti che è durato mezz’ora. Nel Contempo Conte sta spingendo i suoi alla ricerca disperata di altri responsabili. Nel corso della giornata il forzista senatore Vitali ha fatto un passo indietro rientrando nuovamente in Forza Italia portando così a 154 la maggioranza di Conte al Senato. Non basta, servono almeno altri 7 senatori. Il premier nelle prossime ore spera di avere in tasca i numeri necessari per convincere il Colle al reincarico, così facendo si siederà al tavolo con Matteo Renzi per una ulteriore trattativa, l’ultima, dopodiché il senatore di Rignano verrà lasciato alla deriva, o viceversa. Questo sarebbe il sogno contiano che non si cura però delle fronde pericolose interne alla sua stessa maggioranza. Pezzi importanti del Pd iniziano a porsi dei dubbi sulla linea dell’avvocato del popolo, specialmente sulle sue mire politiche future con la lista Conte. Nel Movimento tanti sono accarezzati dall’idea di passare nel gruppo misto, nella parte a trazione leghista. Da qui le affermazioni di Salvini, in tanti dai 5 Stelle sono pronti a passare con noi.
Fuori dai tatticismi di palazzo. A gettare benzina sul fuoco le proposte buttate nell’arena da parte di Teresa Bellanova: “non c’è solo lui” e Maria Elena Boschi che ha fatto uscire dal cilindro magico il nome di Paolo Gentiloni premier, mentre altri di Iv hanno indicato Di Maio come premier. In molti sarebbero favorevoli, Renzi compreso, a concedere un incarico esplorativo al presidente della Camera Fico.
Una guerriglia clandestina quella che si sta consumando in queste ore che pare abbia preso una solo direzione, sbarazzarsi di Giuseppe Conte.
Anche la Lega, con la meraviglia di Forza Italia, ha concesso qualche apertura ad un governo di scopo o servizio nazionale, unica condizione: l’uscita dalla scena del professore avvocato Giuseppe Conte.