di Redazione
La “Cybersecurity nell’era dell’AI” è il titolo della 3^ edizione di CyberSec, la Conferenza internazionale promossa ed organizzata dal quotidiano Cybersecurity Italia. Il convegno che si svolge a Roma il 6 e 7 marzo 2024, tramite il contributo di esperti di sicurezza cibernetica nazionali e internazionali intende fornire un importante approfondimento sulle evoluzioni tecnologiche e normative della cybersicurezza e un ampio focus sulle nuove frontiere dell’intelligenza artificiale per la cybersecurity.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto è intervenuto all’importante consesso, tramite una comunicazione letta durante i lavori della conferenza: “In anni recenti, la crescente presenza e complessità delle minacce informatiche ha fatto sì che il cyberspazio fosse considerato, nel settore della Difesa, un nuovo dominio operativo, al pari dei domini terrestre, marittimo, aereo e spaziale. Di fronte alle insidie, i Paesi più avanzati hanno incrementato gli sforzi per rafforzare le proprie strutture di cybersecurity, le proprie capacità di resilienza. La Difesa italiana, da parte sua, sta potenziando la digitalizzazione e aggiornando i suoi modelli operativi per garantire la sicurezza al massimo grado. Questo include l’adozione di tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale, i servizi cloud evoluti, le info-strutture spaziali, fino ai nuovi standard di cifratura a protezione delle informazioni. Investire nella formazione di professionalità con specifiche competenze nel settore cyber è, oggi come oggi, essenziale“, precisa il ministro della Difesa.
Crosetto aggiunge nel messaggio che “sono molte le iniziative per attrarre le migliori competenze a supporto dell’ecosistema difesa: tra queste, la realizzazione di una ‘riserva cyber’ che possa coinvolgere anche professionalità del mondo privato, da attivare in caso di crisi, a supporto delle capacità esprimibili della Difesa. L’intelligenza artificiale rappresenta quindi una priorità per il governo italiano, soprattutto per contrastare il potenziale uso improprio da parte di organizzazioni con finalità ostili, tra le quali quelle di
matrice terroristica e criminale. Uno degli obiettivi più complessi – conclude – è quello di trovare un equilibrio tra sicurezza e difesa dei diritti puntando su governance multilaterali e regolamentazioni etiche. A partire dalla collaborazione con l’Unione Europea per l’approvazione dell’Artificial intelligence act: strumento utile a stabilire principi di gestione dell’Ia che assicurino il pieno controllo umano, senza compromettere le opportunità di sviluppo”.
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