di Emanuela Ricci
La guerra in Ucraina, giunta al suo milleunesimo giorno, continua a essere teatro di intensi scontri e complesse dinamiche geopolitiche. Sul piano militare, l’intensificazione degli attacchi russi segna una nuova fase della guerra. Gli obiettivi strategici sembrano essere quelli di consolidare le posizioni territoriali in vista di eventuali trattative future. Tuttavia, l’Ucraina, sostenuta da aiuti occidentali, continua a resistere, anche se a caro prezzo.
Gli attacchi ipersonici e le minacce di colpire i fornitori occidentali di armi rappresentano un chiaro tentativo di Mosca di alzare la posta in gioco. Sul versante diplomatico, invece, le possibilità di un dialogo restano scarse. La Russia non ha mostrato segnali di apertura verso un cessate il fuoco o trattative significative, mentre l’Ucraina non può permettersi di cedere ulteriori territori senza mettere a rischio la propria sovranità.
La crisi ucraina si trova, pertanto, a un bivio cruciale, con un’intensificazione delle ostilità e una crescente tensione internazionale. Le dichiarazioni dei leader politici europei e russi sottolineano la complessità della situazione: mentre l’Occidente insiste sull’importanza di supportare Kiev, Mosca ribadisce la sua volontà di continuare il conflitto e rafforzare le sue conquiste territoriali.
Il ruolo dell’Italia, come mediatore e sostenitore attivo, sarà fondamentale nei prossimi mesi, sia sul piano umanitario che politico. Tuttavia, la strada verso una pace duratura appare ancora lontana, e ogni decisione presa nei prossimi mesi avrà un impatto significativo sul futuro della regione. Determinante per una svolta in Europa e Medio Oriente, potrebbe essere l’insediamento ufficiale del nuovo presidente americano Donald Trump il prossimo gennaio.
Putin e gli avvertimenti ai Paesi occidentali
Dal Cremlino, Vladimir Putin continua a tenere una linea dura, sottolineando la determinazione russa nel proseguire il conflitto. In una dichiarazione riportata da Ria Novosti, Putin ha avvisato che la Russia risponderà in maniera “decisa e simmetrica” a ogni ulteriore escalation da parte dell’Occidente.
Un messaggio chiave riguarda l’utilizzo di armamenti ipersonici. La Russia ha lanciato un missile balistico ipersonico dotato di testata non nucleare contro una fabbrica aerospaziale in Ucraina. Questo attacco rappresenta un’escalation significativa, poiché conferma l’impiego di tecnologie avanzate per colpire obiettivi strategici ucraini. Inoltre, Putin ha lanciato un severo avvertimento ai paesi che forniscono armi all’Ucraina, dichiarando che Mosca potrebbe colpire direttamente i fornitori. Questo messaggio aumenta il livello di tensione internazionale, coinvolgendo indirettamente le nazioni NATO che stanno rifornendo Kiev.
Gli interventi di oggi del Ministro della Difesa italiano Guido Crosetto e del Ministro degli Esteri Antonio Tajani
Crosetto: “Il maggiore problema dell’Ucraina è il bacino di reclutamento”
Durante un intervento a Porta a Porta, Guido Crosetto ha delineato il dilemma strategico che attanaglia Kiev. Nonostante l’Ucraina abbia ottenuto importanti successi sul campo, il Paese è penalizzato dalla limitata capacità di reclutare nuovi soldati. Crosetto ha spiegato che le perdite ucraine, pur inferiori numericamente rispetto a quelle russe, incidono maggiormente sulla popolazione del Paese, a causa della sproporzione nei bacini di reclutamento.
La Russia, con una popolazione più ampia e risorse apparentemente inesauribili, sta aumentando l’intensità delle sue operazioni, convinta che ogni territorio conquistato nei prossimi mesi resterà sotto il suo controllo. Crosetto ha avvertito che “la guerra si vince con numeri, armi e deterrenza, non solo avendo ragione o essendo nel pieno del diritto internazionale”.
In merito alle prospettive di negoziato, il ministro ha ribadito che una pace duratura richiederebbe almeno un cessate il fuoco come punto di partenza, ma ha evidenziato la mancanza di disponibilità da parte russa: “Putin ha rifiutato qualsiasi apertura alle trattative”.
Tajani su sostegno all’Ucraina e visione di lungo termine
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ribadito l’impegno dell’Italia a sostenere l’Ucraina a livello politico, economico e umanitario. Durante un punto stampa a Parigi, Tajani ha sottolineato che il futuro dell’Ucraina sarà all’interno della NATO e dell’Unione Europea. Tuttavia, il processo richiederà tempo e il rispetto di rigorosi criteri come l’acquis comunitario.
L’Italia ha recentemente donato 90 milioni di euro per finanziare un ospedale pediatrico in Ucraina, dimostrando il suo sostegno concreto al popolo ucraino. Inoltre, Tajani ha annunciato che l’Italia ospiterà nel 2025 una conferenza internazionale dedicata alla ricostruzione post-bellica e che l’Ucraina sarà centrale nei lavori del G7 di Fiuggi, dove sarà presente anche il Ministro degli Esteri ucraino.
L’importanza del sostegno internazionale. Tajani ha enfatizzato il ruolo cruciale della NATO nel garantire sicurezza a lungo termine per l’Ucraina. Tuttavia, ha anche sottolineato che per raggiungere una “pace giusta”, sarà fondamentale rafforzare l’alleanza transatlantica e continuare a fornire assistenza politica e militare.
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