Cybersecurity, l’Ue corre ai ripari con 1,1 mld

Per combattere una guerra con armi alla pari nel nuovo dominio “cyber” l’Unione europea corre ai ripari. La Commissione europea, ha spiegato in una nota, ha proposto ieri l’Eu Cybersecurity Solidarity Act, “per rafforzare il rilevamento e la consapevolezza stessa delle minacce e degli incidenti, potenziare la capacità di intervento, e rinforzare la solidarietà, il management concertato delle crisi e la capacità di risposta.”

A seguire sarà istituita una Cybersecurity Skill Academy per accrescere la resilienza dell’Unione europea in modo da ampliare la visibilità dei corsi in un’unica piattaforma, al fine di aumentare il numero di professionisti con competenze di cybersecurity a livello comunitario.

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La piattaforma sarà dedicata a università, istituti di formazione e aziende, per coordinare l’istruzione, íl training e il finanziamento e per monitorare l’evoluzione del mercato del lavoro nel mondo della cybersecurity.

L’intendimento è quello di istituire un cybershield europeo composto da un’infrastruttura composta di Centri operativi di sicurezza nazionali e cross-border. Questi centri dovranno individuare e contrastare le cyberthreats, e potranno essere operativi già da inizio del 2024. Sono già stati individuati tre consorzi di Centri operativi di sicurezza, attivi in 17 Paesi membri, scrive il Sole24Ore.

Sarà, inoltre, creato un Meccanismo di cyberemergenza che avrà lo scopo di valutare le vulnerabilità in alcuni settori critici dei vari Paesi.

Per attuare un piano pervasivo e ben organizzato l’Ue ha intenzione di stanziare 1,1 miliardi di euro di cui due terzi saranno reperiti dal Programma digitale europeo. La proposta prevede anche emendamenti al Cybersecurity Act per dar vita a una certificazione europea per i servizi di cybersicurezza. Sarà infine costituito il Meccanismo per la revisione degli incidenti di cybersicurezza per analizzare gli eventi e proporre suggerimenti ai vari stati membri.

Il Cyber Solidarity Act e gli emendamenti al Cybersecurity Act passeranno ora all’esame del Consiglio Ue e del Parlamento europeo. Nel frattempo l’European Cybersecurity Competence Centre organizzerà una gara per la selezione di Centri operativi di sicurezza. L’Academy nascerà come Consorzio europeo per le infrastrutture digitali.

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