I documenti classificati del Pentagono finiti in rete raccontano dettagli scomodi come quelli sulle difese aeree dell’Ucraina e sull’agenzia di spionaggio israeliana del Mossad – emergerebbe che l’agenzia di spionaggio israeliana avrebbe incoraggiato il suo staff e l’opinione pubblica a partecipare al movimento di protesta contro la riforma della giustizia e all’indebolimento dei poteri della Corte Suprema-.
Nei documenti segreti, ci sono approfondimenti anche su Cina, Medio Oriente e Africa. Certo è che questa non è una notizia perchè il lavoro dell’intelligence è proprio quello di spiare, raccogliere dati ed analizzare a 360° i paesi stranieri per fornire al decisore governativo ogni opzione per strutturare una vincente strategia diplomatica, economica, politica o di guerra.
Comunque le indagini sono solo agli inizi ed ancora in corso. C’è molta confusione ed incredulità anche se alcuni esperti ritengono che possa essere stato uno o più americani ad imbastire il complotto. Si esclude la pista che uno o pù alleati possano essere i cospiratori.
“L’attenzione ora si concentra sul fatto che si tratti di una fuga di notizie dagli Stati Uniti, poiché molti dei documenti erano solo nelle mani degli Stati Uniti”, ha detto a Reuters Michael Mulroy, un ex alto funzionario del Pentagono, in un’intervista.
Funzionari statunitensi hanno affermato che l’indagine è nelle sue fasi iniziali e coloro che la gestiscono non hanno escluso la possibilità che elementi americani filo-russi possano esserci dietro la fuga di notizie.
In seguito alla divulgazione dei documenti segreti, Reuters ha esaminato più di 50 documenti classificati “Secret” e “Top Secret” apparsi per la prima volta il mese scorso sui siti Web dei social media, a cominciare da Discord e 4Chan. Mentre alcuni dei documenti sono stati pubblicati settimane fa, la loro esistenza è stata segnalata per la prima volta venerdì scorso dal New York Times.
Alcuni documenti pubblicati sono contrassegnati con la sigla “NOFORN“: “non possono essere rilasciati a cittadini stranieri”.
Le difese aeree dell’Ucraina
I sistemi di difesa aerea ucraini stanno esaurendo le munizioni e senza l’arrivo di ingenti forniture occidentali non saranno in grado di contrastare gli eventuali attacchi dell’aviazione russa, la cui forza è ancora intatta. Questa è la previsione di ufficiali americani raccontata in alcuni dei documenti classificati del Pentagono finiti sui social, secondo quanto riporta il New York Times.
Le scorte di missili per i sistemi di difesa aerea S-300 e Buk dell’era sovietica, che costituiscono l’89% della protezione dell’Ucraina contro la maggior parte degli aerei da combattimento e alcuni bombardieri, saranno completamente finite tra metà aprile e il 3 maggio, secondo uno dei documenti trapelati.
Il testo, che risale al 28 febbraio, basava la valutazione sui ritmi di consumo dei missili. Lo stesso documento valutava che le difese aeree ucraine, progettate per proteggere le truppe in prima linea, dove è concentrata gran parte della potenza aerea russa, saranno “completamente esaurite” entro il 23 maggio, con conseguenti difficoltà sulla rete di difesa aerea più in profondità nel territorio ucraino.
L’amministrazione Biden, per questo motivo, ha annunciato la scorsa settimana l’invio di ulteriori munizioni e intercettori per la difesa aerea come parte di un pacchetto di aiuti da 2,6 miliardi di dollari, parte del quale sarà utilizzato per aiutare Kiev a prepararsi per l’offensiva di primavera. Se ciò sarà sufficiente dipende, dicono i dirigenti Usa contattati dal Nyt, da una serie di fattori, tra cui se gli alleati della Nato effettueranno le proprie consegne e se Putin continuerà a non rischiare i suoi preziosi aerei da guerra.
“L’esercito russo è stato fatto a pezzi ma l’aviazione russa no”, aveva detto il capo dello Stato maggiore congiunto Mark Milley a febbraio a Msnbc.
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