Dazi Usa: i commenti di Gentiloni, Mattarella e Tajani alla proroga dell’applicazione al primo di giugno

Il premier Paolo Gentiloni, in una nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha voluto commentare la vicenda “dazi” dopo che l’amministrazione Trump ha annunciato di prorogare al primo giugno l’esenzione dell’Ue dalle tariffe Usa sulle importazioni di acciaio e di alluminio.

Riteniamo ora essenziale che si giunga ad un’esenzione permanente. In tale prospettiva, occorre intensificare il dialogo fra Unione europea e Stati Uniti d’America che dev’essere all’altezza dell’eccezionalità dei rapporti economici transatlantici. L’Italia è “pronta a continuare a lavorare in ambito Unione Europea per realizzare con gli Stati Uniti un percorso positivo che possa ulteriormente approfondire i rapporti commerciali, a tutela delle imprese e dei consumatori e nel rispetto delle regole del commercio multilaterale“.

Sulle chiusure protezionistiche che minacciano gli equilibri internazionali ed europei in particolare, si è pronunciato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia della Festa del Lavoro al Quirinale.

Preoccupano le conseguenze di possibili chiusure protezionistiche, di guerre commerciali, insomma il riaffiorare di una presunta autosufficienza economica, di un anacronistico nazionalismo economico che ha procurato in passato tante gravi conseguenze, non è certo interesse nazionale – per nessuno in realtà, tanto meno per l’Italia – che si alzino nuove barriere tra gli Stati: piuttosto diventa sempre più evidente che per assicurare andamento positivo a un’economia inevitabilmente globale, bisogna renderla più inclusiva, attraverso riforme che diano speranze a tutti, a partire da chi è più debole“.

Anche per il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, l’esenzione fino al primo giugno “non è sufficiente”. “L’incertezza è dannosa per l’industria su entrambe le sponde dell’Atlantico. Ci aspettiamo che l’Ue sia esentata una volta per tutte”. Per la Commissione europea la “decisione degli Stati Uniti prolunga l’incertezza del mercato” per questo l’Ue dovrebbe essere “completamente e permanentemente esentata da tali misure, che non possono essere giustificate sulla base della sicurezza nazionale”. La Commissione ha dato poi l’altolà e, pur ribadendo la sua disponibilità a discutere le questioni di accesso al mercato, ha anche chiarito che, come partner e amico di lunga data degli Stati Uniti, “non negozierà sotto minaccia“.

 

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