La cosiddetta ‘guerra delle statue’, che sta alimentando la tensione negli Usa per i monumenti rimossi dei generali confederati (suddisti e schiavisti) della Guerra di Secessione, continua a fare vittime innocenti. Da ultimo un busto in bronzo di Cristoforo Colombo è stato decapitato in un parco a Yonkers, a nord di New York. E’ solo l’ultimo episodio in ordine di tempo contro Colombo: una statua venne vandalizzata in Texas; la statua del genovese che nel 1492 scoprì l’America a Columbus Circle a Manhattan, rischia; un monumento sempre a Colombo è stato distrutto a Baltimora. Ieri la stessa festa nazionale del Columbus Day (il secondo lunedì di ottobre) a Los Angeles è stata cancellata e sostituita dalla “Indigenous Native People Day’, ossia la festa dei pellerossa o indiani d’America. Colombo è stato accusato di aver sterminato i nativi americani che trovò, peraltro a San Salvador (una delle odierne Bahamas) e non nei futuri Stati Uniti.