Il giorno dopo il vertice sulla manovra tenutosi a palazzo Chigi il vicepremier Luigi Di Maio prova a rassicurare i mercati affermando che non c’è bisogno di nessuno strappo con l’Unione europea.
Di Maio ha poi spiegato che “reddito di cittadinanza e Flat tax” verranno realizzati anche adottando politiche di “spending review e di riorganizzazione della spesa pubblica”.
Il governo sta lavorando su più fronti proprio in vista della legge di bilancio. Da sottolineare lo studio che l’esecutivo starebbe facendo per la semplificazione del fisco e della burocrazia collegandolo, se possibile, con la nuova Finanziaria. Sarebbero allo studio anche nuove misure per la prevenzione ed il contrasto dell’evasione fiscale sensibilizzando e puntando sulla fatturazione elettronica.
Ma le priorità del governo, ha sottolineato oggi il ministro dello Sviluppo, restano l’abbassamento del livello di povertà e la diminuzione delle tasse a carico delle imprese. “Abbiamo in mente un progetto ambizioso di legge di bilancio”, ha spiegato il vicepremier smentendo ipotesi di un aumento selettivo dell’Iva. “Nessuno pretende di cambiare il mondo in quattro mesi. Dovrà esserci un avvio, un inizio, di tutte queste cose”, ha sottolineato il ministro dell’Interno Salvini, riferendosi alla necessità di inviare un segnale anche sulla Fornero.
Di Maio però rimarca come con le istituzioni europee non servano forzature ma “un dialogo decisivo e sincero per riuscire ad ottenere delle cose”.
Intanto si allarga la spaccatura tra Lega e FI che accusano il partito di Salvini di voler realizzare la “Flat Tax” cambiandola rispetto a quella prevista nel programma del centrodestra. Bernini, capogruppo di Forza Italia ha detto: “agli amici della Lega lo diciamo chiaramente sin da ora, in vista dell’autunno caldo della legge di bilancio: la flat tax è un progetto serio che abbiamo promesso in campagna elettorale a 40,8 milioni di contribuenti italiani e nessuno si deve permettere di trasformare un impegno serio di tutto il centrodestra in una proposta di riforma fiscale che niente altro è se non una farsa”.
Dopo lo strappo sulla questione Rai, FI teme che il governo possa intervenire per adottare iniziative che colpiscano le aziende di Silvio Berlusconi con tassazioni straordinarie su spot tv. Occhiuto, capogruppo di Forza Italia ha precisato che “Mediaset non è solo una azienda di Berlusconi ma un patrimonio del Paese che dà lavoro a migliaia di persone. Si tratterebbe di un volgarissimo tentativo di estorsione nei confronti dei parlamentari di Forza Italia”.