Il vicepremier Luigi Di Maio è già a cena con il segretario del Partito democratico, Nicola Zingaretti, così come riporta Il Messaggero. La cena è avvenuta intorno alle 20 quando c’è stato il contatto telefonico tra il leader M5S e il segretario del Pd. Si mangeranno una pizza, trapela dai rispettivi staff.
Nel menu, secondo fonti qualificate di entrambi gli schieramenti, ci sarebbe il mantenimento di Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. Una linea, questa, su cui Di Maio in queste ore sta puntando con decisione, riporta l’ANSA.
Nel pomeriggio i primi incontri tra i gruppi parlamentari. Spiccava tra i presenti anche il vicesegretario del #Pd Andrea #Orlando che ha detto a margine dell’incontro:”non ci sono problemi insormontabili“.
La condizione del Pd, secondo le parole di Orlando: “Abbiamo chiesto al M5S che questa interlocuzione sia l’unica come condizione per affrontare gli ulteriori punti“.
“Non abbiamo tavoli con altre forze politiche. Questo e’ il tavolo principale” chiarisce il capogruppo M5s alla Camera, Francesco #D’Uva e il senatore Andrea #Marcucci, anche lui al tavolo come capogruppo dem, commenta soddisfatto: “E’ molto positivo che il M5s tenga aperto un solo forno”.
I piddini chiedono che la decisione venga formalizzata “in modo chiaro al capo dello Stato”.
I 5 Stelle pongono subito la prima delle condizioni irrinunciabili: “Abbiamo chiesto garanzie su questo” mettono in chiaro i pentastellati. E “noi siamo disponibili a un calendario rapido” su questa legge ha rassicurato il capogruppo dem alla, Graziano Delrio, subito dopo la riunione dei vertici che si e’ tenuta al Nazareno dove la delegazione Pd ha riferito a Nicola Zingaretti e al presidente Paolo Gentiloni l’esito del tavolo.
Il Pd ha convocato i suoi domenica pomeriggio per lavorare ai tavoli tematici per scrivere “il programma del Governo di svolta“.
Momenti di agitazione in mattinata
Matteo #Renzi ha tuonato contro l’ex Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, accusato di aver provato a far saltare l’intesa tra i due partiti facendo filtrare alla stampa la questione delle tre condizioni poste dal Nazareno al Movimento per una trattativa. E’ dovuto intervenire Zingaretti che ha subito smentito le ipotetiche tattiche di Gentiloni.
Nei 5 Stelle, invece, è Alessandro Di Battista il più insofferente: ha chiesto non solo il taglio dei parlamentari ma anche il taglio delle concessioni autostradali ai Benetton. Parole apprezzate dal sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano: “Di Battista dice di alzare la posta? L’ho detto anche io. E’ chiaro che in questa fase siamo noi che dettiamo l’agenda necessariamente: i numeri in parlamento parlano chiaro“.
Luigi Di Maio sembra essere d’accordo: “Con Alessandro ci sentiamo sempre. E’ chiaro che il concetto espresso da lui non solo e’ legittimo ma sano in una democrazia“. Di Battista sembra sempre piu’ vicino ad entrare nella rosa dei candidati che potrebbero far parte del nuovo governo che i 5 Stelle vorrebbero presieduto dal premier uscente Giuseppe Conte.
Interviene anche Beppe Grillo: “Qualsiasi cosa che preveda di scambiare lui, come facesse parte di un mazzo di figurine del circo mediatico-politico, sarebbe una disgrazia. Ora ha pure un valore aggiunto: l’esperienza di avere governato questo strano paese. Benvenuto tra gli Elevati” dice cercando di difenderlo dal tritacarne del totonomine e preservarlo come nuova figura di riferimento del M5s.
Non poteva mancare un inciso della Boschi: “Noi siamo d’accordo con linea che il segretario ha dato in direzione e che si basa su 5 punti molto chiari e sull’idea di aprire un confronto serio con il M5S. Mi pare che sul punto piu’ delicato, il taglio dei parlamentari, oggi ci siano stati dei progressi. Mi auguro che tutti nel Pd lavorino in buona fede a una trattativa seria, trasparente, per senso di responsabilita’ nei confronti degli italiani. Poi se non ci saranno le condizioni tra qualche giorno lo vedremo e ognuno fara’ le proprie scelte. Finche’ c’e’ questo tentativo in corso va perseguito seriamente“.
La petizione di Fratelli d’Italia
Fratelli d’Italia si mobilita questo fine settimana in tutta Italia per chiedere “elezioni subito”. La petizione nazionale promossa dal partito di Giorgia Meloni, riporta una nota stampa, si pone l’obiettivo di tornare subito al voto, dicendo No a “inciuci, trasformismi e governi che non siamo espressione della volonta’ popolare“. Saranno allestiti banchetti dove sara’ possibile firmare la petizione di Fratelli d’Italia in molte piazze delle principali citta’ e in alcune localita’ di mare, oltre che online.
L’incontro con la stampa e’ previsto per domenica 25 alle ore 11.00 a Civitanova Marche.