Tempo fa nessuno avrebbe immaginato M5S e Lega seduti allo stesso tavolo per discutere e decidere la nascente squadra di governo. Inimmaginabili anche le amorevoli dichiarazioni di Di Maio in tal senso.
“Io e Salvini abbiamo già sostanzialmente delineato l’assetto politico della squadra. I nomi e tutto quanto quello che deriva dalle personalità che ne faranno parte, tutto questo dipenderà da Conte e dal presidente Mattarella“.
“Con Salvini c’è un’interlocuzione continua in corso, perché noi siamo i capi politici delle due forze che sostengono il governo. Poi c’è un’interlocuzione sana con il presidente Conte che, immagino, nei prossimi giorni si consulterà con il Quirinale. Io non so se potrà concludere oggi. Immagino che la giornata di domani gli servirà per mettere a punto le cose, da un punto di vista del lavoro“.
Di Maio non si è voluto addentrare sulla distribuzione dei dicasteri. Tuttavia ha detto che “Sviluppo economico e Lavoro è un ambito nel quale vogliamo lavorare in maniera molto forte perché, tra crisi aziendali, impresa che va sostenuta e lavoratori che hanno tanti problemi legati alle leggi assurde che sono state fatte in questi anni, credo che tutto questo possa essere un aspetto della nostra identità“. Lo stesso criterio “con cui Salvini chiede il ministero dell’Interno, perché rappresenta uno dei temi che ha a cuore la Lega. Con Salvini e con la Lega, ha dichiarato sulla collocazione di Paolo Savona al Mef, siamo perfettamente allineati ma è chiaro che c’è un lavoro che passa tra il presidente del Consiglio incaricato e il Quirinale.
Se in Italia sembra scorrere tutto liscio come l’olio, all’estero tutti i maggiori giornali, in prima pagina, hanno tracciato l’identikit del Premier Giuseppe Conte e posto dubbi sul nascente governo e soprattutto sul contratto di governo, in molti punti ritenuto incostituzionale.
“Giuseppe Conte, l’antisistema al potere”, scrive LE FIGARO, che oggi dedica anche un articolo a Sergio Mattarella, chiedendosi se il presidente della Repubblica non sia “l’ultimo baluardo dell’Europa per frenare i progetti della nuova coalizione” Lega-Movimento 5 Stelle.
Ampio spazio su LIBERATION alla promessa contenuta nel ‘contratto per il governo del cambiamento’ di vietare posti nell’esecutivo ad esponenti delle logge massoniche. Per i responsabili del Grande Oriente, sottolinea il giornale, il divieto è “anticostituzionale” ed è quindi necessaria la “più grande vigilanza”.
“Mercati sotto pressione”, titola invece LES ECHOS, sottolineando che l’euro passa sotto 1,17 dollari, il livello più basso da novembre, gli indici arretrano e il tasso italiano cresce dinanzi alle incertezze politiche”.
In Germania la SUEDDEUTSCHE ZEITUNG in prima pagina dà la notizia di “Conte, presidente incaricato in Italia”. Mentre titola l’articolo all’interno “Rottura dei rituali”, per la scelta di un premier “non politico” che “deve mettere in pratica un programma che non ha contribuito a realizzare”.
La FRANKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG si limita a dar conto in una breve notizia del fatto che “Conte riceve l’incarico di formare il governo” con la cronaca della giornata.
In gran Bretagna il FINANCIAL TIMES titola “Conte ottiene il mandato per essere il premier italiano”. E nell’occhiello: “Le preoccupazioni dell’industria. Le imprese avvertono sui rischi del taglio dei legami con l’Ue”.
Sia il TIMES sia il DAILY TELEGRAPH parlano di “rivoluzione romana” e “rivolta italiana”. Il primo evidenzia quello che definisce un “terremoto democratico” che ha portato “il populismo ad essere il nuovo mainstream”, evocando ora anche un possibile “prossimo terremoto a Bruxelles”. Il TELEGRAPH filo-tory ed euroscettico osserva, non senza una certa simpatia per quanto sta accadendo in Italia, che “gli strumenti di tortura” minacciati ironicamente da Juncker sembrano destinati ad essere “inefficaci” contro la “rivolta bene armata” iniziata a Roma.
In Spagna EL PAIS torna sulla questione dei curricula e titola: “Conte sarà premier dell’Italia nonostante i dubbi sul suo curriculum”.
EL MUNDO assicura che “la scelta di Conte, ex elettore di sinistra, simpatizzante del M5S, dimostra che Di Maio è riuscito a imporre il suo candidato”.
Mentre EL PERIODICO scrive: “Oggi inizia un’avventura inedita per l’Italia e per l’Unione Europea”. E aggiunge: “E’ una vera avventura per la terza economia dell’eurozona, troppo grande per permettere che affondi o per salvarla se affonda, hanno avvertito commissari Ue e analisti”.