È iniziata nel Mediterraneo il 3 maggio scorso l’esercitazione Mare Aperto 22 (MA22), il maggior evento addestrativo della Marina Militare. Nelle prossime tre settimane più di 4.000 tra donne e uomini di 7 nazioni della NATO e oltre 65 tra navi, sommergibili, velivoli ed elicotteri, opereranno tra l’Adriatico, lo Ionio, il Tirreno e il Canale di Sicilia sviluppando attività che interesseranno anche i territori marittimi circostanti grazie alle capacità di proiezione su terra esprimibile dalla componente anfibia imbarcata. All’esercitazione prendono parte anche diversi velivoli dell’Aeronautica Militare, tra cui caccia Eurofighter, F35B STOVL che opererà da Nave Cavour ed assetti di comando e controllo CAEW G550 e per il rifornimento in volo KC-767A.
L’attività, diretta dal Comando in Capo della Squadra Navale imbarcato su Nave Cavour, coinvolgerà lo Staff della Brigata Marina San Marco e quelli delle diverse Divisioni Navali in cui si articola l’organizzazione operativa della Marina.
Le forze in campo si eserciteranno nel dominio marittimo, i cui connotati si sviluppano anche nei contesti aereo e terrestre, e in quelli innovativi dello spazio e della cyber-security, simulando scenari ad alta intensità e in veloce mutamento attraverso cui verificare le capacità di intervento in svariate aree, dalla prevenzione e il contrasto di traffici illeciti, alla lotta contro minacce convenzionali e asimmetriche, secondo uno scenario realistico con approccio centrato sul concetto di Multi-Domain Operations (MDO) ed esplorando nuove combinazioni di impiego delle forze assegnate. Tra queste l’Expeditionary Advanced Base Operations (EABO), in studio nella US Navy, per estendere il raggio di azione delle forze marittime e controllare così zone di mare strategiche.
Il forte “connotato di proiezione” dell’esercitazione sarà sostenuto dalla presenza di una forza da sbarco composta da oltre 350 fucilieri della Brigata Marina San Marco integrata da una compagnia di Lagunari dell’Esercito Italiano e due della Forza da sbarco della Marina spagnola.
Analogamente alle precedenti edizioni, la Mare Aperto 2022 vede la partecipazione di studenti universitari, quest’anno 42 provenienti da 11 differenti atenei: l’università degli studi di Bari, l’università di Genova, la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali (LUISS) di Roma, l’università per gli stranieri di Siena, l’università Sant’Anna di Pisa, l’università Federico II di Napoli, l’università di Trieste, l’università La Sapienza di Roma, l’università Ca’ Foscari di Venezia, l’università degli studi Alma Mater Studiorum di Bologna e l’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Studenti e docenti accompagnatori sono integrati negli staff imbarcati sulle unità della Squadra Navale e, in funzione del loro percorso di studi, si cimenteranno in diversi ruoli, tra cui quelli di political advisor, legal advisor e addetto alla pubblica informazione, oltre a potersi confrontare con sistemi di prevenzione e controllo del danno, propulsione ed elementi di architettura navale ad elevato livello di tecnologia.
Nel più ampio quadro del rafforzamento dei legami con il cluster marittimo nazionale, prenderanno parte all’esercitazione anche la Confederazione degli Armatori (Confitarma), il Centro di Geopolitica e Strategia Marittima (CESMAR), le Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana ed appartenenti al Sovrano Ordine di Malta.
Tra i principali obiettivi dell’esercitazione si annoverano anche il proseguimento della campagna di sviluppo delle capacità del nuovo velivolo di 5ª generazione F-35 B, propedeutica al raggiungimento della Initial Operational Capability (IOC) nel 2024, e del processo di integrazione con le altre Forze Armate e con le Marine estere.
L’esercitazione terminerà il prossimo 27 maggio.