La Campagna Ican (Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari) e la Ong olandese Pax hanno pubblicato il Rapporto 2018 “Dont’ bank on the bomb” ( non investire nella bomba”) che ha registrato un massiccio aumento di 81 miliardi di dollari in nuovi investimenti a favore della produzione di armi nucleari nel 2017, rispetto al 2016. In tutto il mondo, secondo lo studio, le istituzioni finanziarie hanno investito circa 525 miliardi di dollari nei produttori di armi nucleari.
Per quanto riguarda il settore tedesco, il rapporto mette in evidenza che tra il 2014 e il 2017, le banche e gli assicuratori in Germania hanno investito circa dieci miliardi di dollari in società che assemblano o mantengono armi nucleari. Le banche tedesche hanno acquistato azioni di società controverse o concesso loro prestiti.
Più specificamente:
- Deutsche Bank ha investito 6,6 miliardi di dollari;
- Commerzbank 1,2 miliardi;
- Allianz 1,03 miliardi.
Secondo lo studio dell’Ican, una joint venture di Volksbanks, la DZ-Bank, tra il 2014 e il 2017 ha aumentato i suoi investimenti da 66 milioni di dollari a 470 milioni. La maggior parte del denaro è andato a un appaltatore della difesa statunitense, Northrop Grumman, che produce, tra l’altro, missili balistici intercontinentali per l’arsenale nucleare statunitense.